Goran Ivanisevic perentorio: “Jannik Sinner è migliore di Carlos Alcaraz, finale di Wimbledon a senso unico”
Ospite a Nova TV, Goran Ivanisevic ha commentato quanto accaduto a Wimbledon nella rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Un confronto che sta diventando a tutti gli effetti il nuovo dualismo del tennis mondiale, ma già nel 2022 qualcosa si era intuito in quella finale di Umago dove i due si sfidarono e prevalse l’azzurro sulla terra rossa croata.
“A Umago abbiamo visto tante belle partite e grandi campioni, inclusa quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz di tre anni fa“, le prime parole di Ivanisevic. Entrando nello specifico dell’atto conclusivo di Londra: “Questa è stata una finale a senso unico, Sinner è stato migliore e secondo me è un giocatore leggermente più forte di Alcaraz al momento, e i due sono cinque spanne più avanti di tutti gli altri. L’unico che può forse competere con loro è Novak Djokovic, ma gli altri non hanno alcuna possibilità“, ha sottolineato.
In passato coach di Nole, Ivanisevic si è così espresso su Nole, sconfitto in semifinale da Sinner nei Championships: “Quando non sei al 100% contro Jannik e anche quando lo sei, non hai molte possibilità. Pensavo che Novak potesse farcela, ma sfortunatamente non era pronto. Djokovic è il più grande tennista di tutti i tempi, ma quello che stanno facendo questi due è un altro livello di tennis“.
Sul motivo per cui ritenga l’azzurro migliore dello spagnolo, l’ex tennista croato ha precisato: “Sinner è migliore perché è più solido, non so che tattica adotterei contro di lui, ha una risposta per tutto. Ritorna, recupera le forze, vince il torneo“.
Gli è stato chiesto anche della situazione con Stefanos Tsitsipas, giocatore sotto la sua gestione: “Il tennis è uno sport individuale e lui non era pronto né mentalmente né fisicamente. Prima deve rimettersi in sesto, se non è pronto al 100%, come giocherà con i migliori? Deve essere pronto ad aspettare la sua occasione, è una lunga strada, non c’è una bacchetta magica, ma è un giocatore troppo bravo per essere dove è“.