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Scherma, Mondiali Tbilisi 2025. La ‘Vecchia Europa’ riprenderà il ruolo egemone oppure abdicherà all’Estremo Oriente?

Il tema forte degli imminenti Mondiali di scherma di Tbilisi 2025 è rappresentato dalla distribuzione geografica che verrà assunta dalle medaglie. La disciplina sta diventando viepiù globale, come testimoniato dal fatto che i Giochi olimpici di Parigi abbiano visto l’Europa raccogliere “solo” 4 medaglie d’oro, a fronte delle 6 involatesi in Asia.

Un cambio della guardia epocale, soprattutto se si considera come la Cina sia inopinatamente rimasta a secco. Sono stati Giappone, Corea e Hong Kong a fregiarsi di due titoli a testa. Italia, Francia e Ungheria – le superpotenze storiche attualmente in grado di partecipare all’arena internazionale senza limitazioni – hanno confermato il loro ruolo di nazioni leader nel Vecchio Continente, pagando però pegno rispetto alle controparti asiatiche, sempre più “emerse” e non più “emergenti”.

Tbilisi 2025 confermerà come il baricentro della scherma si sia trasferito definitivamente nell’Estremo Oriente? Oppure la Vecchia Europa tornerà a farsi valere? Fermo restando che le valutazioni non possono essere effettuate sulla base del risultato della giornata secca, bensì dovranno tenere in considerazione quanto accaduto nell’intera annata corrente.

In seconda battuta, un altro argomento particolarmente significativo è quello del tanto agognato primo oro di una nazione africana. Se ne parla ormai da un decennio abbondante. Il settore femminile sembrava quello più fertile, poiché le tre tunisine Inès Boubakri, Azza e Sarra Besbes hanno conquistato complessivamente quattro medaglie iridate fra il 2014 e il 2018. Nessuna, però, del metallo più pregiato.

Ora, invece, i riflettori sono puntati sull’ambito maschile. Gli egiziani saranno outsider in ogni arma e il tunisino Fares Ferjani, ultimo prodotto di una famiglia che ha ormai assunto i contorni di dinastia, potrà eventualmente essere il “Messia” dell’unico continente assente dal pinnacolo della scherma Mondiale.

Arriverà anche l’Africa, verosimilmente nella sua declinazione settentrionale, quella più vicina all’Europa. È solo questione di tempo. Di sicuro, fra due settimane, ci troveremo ad aggiornare la storia della scherma. Resta da capire in che modo e quali saranno gli eroi di Tbilisi 2025.

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