Djokovic si sbilancia: “Alcaraz favorito con Sinner. Jannik si è scusato, ma non doveva”
Novak Djokovic si è dovuto arrendere nelle semifinali di Wimbledon a Jannik Sinner. Il campione serbo è stato sconfitto dal n.1 del mondo col punteggio di 6-3 6-3 6-4, pagando dazio rispetto alla maggior freschezza atletica del suo più giovane avversario, visto il problema fisico alla coscia sinistra con cui Nole ha dovuto fare i conti anche nel match precedente contro Flavio Cobolli.
Visibilmente abbattuto, il serbo si è presentato in conferenza stampa: “Onestamente, non avevo un gran feeling in campo. Non voglio entrare nei dettagli del mio infortunio e iniziare a lamentarmi di non essere riuscito a giocare al meglio. Voglio congratularmi con Jannik per un’altra grande prestazione. Tutto qui. È in finale. Era troppo forte. Sono deluso di non essermi mosso in campo come pensavo o come avrei voluto“, ha raccontato il balcanico.
Djokovic, però, non se la prende con la malasorte rispetto alle criticità menzionate: “Non c’entra la sfortuna, ma è semplicemente l’età, l’usura accumulata nel mio corpo. Per quanto mi prenda cura di me, la realtà mi sta colpendo, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, come non mi era mai capitato prima, onestamente. È difficile per me accettarlo, perché sento che quando sono fresco, quando sono in forma, posso ancora giocare a tennis ad alto livello. L’ho dimostrato quest’anno. Immagino che giocare al meglio dei cinque set, soprattutto in questa stagione, sia stata una vera sfida per me a livello fisico. Con l’avanzare del torneo, le mie condizioni peggiorano. Arrivo agli ultimi turni, ho raggiunto le semifinali di ogni Slam, ma devo affrontare Sinner e Alcaraz. Questi ragazzi sono giovani, forti e in forma. Mi sento come se affrontassi quelle partite con mezzo serbatoio di benzina, ed è impossibile vincere una partita del genere. È quello che è, è una di quelle cose che accetto e continuo ad accettare, devo fare i conti con la realtà e cercare di massimizzarla il più possibile, immagino“.
Parole dal sapor di addio, ma Djokovic ha precisato: “Sarebbe triste se questa fosse la mia ultima partita sul campo centrale di Wimbledon, spero di no. Non ho intenzione di concludere la mia carriera qui; il mio piano è di tornare su questo campo almeno un’altra volta, per giocarci ancora. Ho dato il massimo nell’allenamento e nella preparazione per giocare al meglio negli Slam. Anche se non ne ho vinto nessuno quest’anno né l’anno scorso, sento di stare ancora giocando al meglio lì. Sono i tornei che significano di più per me in questa fase della mia carriera. Ora è il momento di rivedere tutto e di consultarmi con la mia squadra, con la mia famiglia, su come procedere con il mio programma e dove voglio raggiungere il mio massimo, come voglio prepararmi. Onestamente non so cosa potrei fare di diverso, viste le ore che dedico quotidianamente alla cura del mio corpo. Mi piacerebbe sfidare i giocatori del tour e vedere se ce n’è qualcuno che si prende cura del proprio corpo meglio di me. E, sfortunatamente, non sto ricevendo i frutti sperati, con gli infortuni che si susseguono verso la fine degli Slam. Certo, ho ricevuto i frutti anche prima, per molti anni. Forse ora lo considero un peccato, perché ho ricevuto così tante cose da Dio e dalla mia vita nel corso della mia carriera. Ora sono deluso e triste, non necessariamente per la sconfitta, perché anche se fossi stato in forma, non sarei stato il favorito per battere Sinner, lo so, ma forse avrei avuto una buona possibilità. Il fatto è che è l’aspetto fisico che mi dà fastidio. Sei lì. Vuoi giocare. Sei determinato. Tuttavia, il tuo corpo non ti vuole ascoltare. Tutto qui. È tutto quello che posso dire“.
Nole ha rivelato anche lo scambio di battute con Sinner nel momento dell’epilogo: “Si è scusato per il mio malessere oggi. Non ha nulla di cui scusarsi. Ha giocato alla grande e nell’ultimo anno e mezzo è stato il miglior giocatore del mondo. Avrà la possibilità di vincere il suo primo titolo a Wimbledon e gli auguro buona fortuna. Sarà la sua prima finale qui e sono sicuro che sarà super motivato. Dopo la finale a Parigi, l’attesa per questa partita è incredibile. È chiaro che al momento sono di diversi livelli superiori agli altri“.
E il pronostico per la finale: “Darò a Carlos (Alcaraz, ndr.) un leggero vantaggio per i due titoli che ha vinto qui, per come sta giocando e per la fiducia che ha in questo momento. Ma è un vantaggio davvero minimo perché Jannik sta colpendo la palla in modo incredibile. Penso che sarà una partita molto, molto combattuta, simile a quella che abbiamo avuto a Parigi“.