Campagna: “Il gruppo ha l’obbligo di puntare in alto. Dobbiamo mirare al massimo”
L’Italia è pronta a tuffarsi in acqua per iniziare la sua avventura nella manifestazione che segna l’inizio del nuovo quadriennio olimpico. Nell’incontro valevole per la prima giornata del girone A dei campionati mondiali maschili la rappresentativa tricolore affronta, fischio d’inizio previsto domani alle ore 14:45, la Romania.
Fondamentale partire bene per rompere il ghiaccio e conquistare tre punti importanti per iniziare il torneo nel migliore dei modi e presentarsi nella migliori condizioni allo scontro diretto contro la Serbia, match che, molto probabilmente, metterà in palio il primo posto nel girone e la qualificazione diretta ai quarti di finale.
Alla vigilia il CT Sandro Campagna ha esaminato la situazione in una dettagliata analisi sul sito della Federnuoto per presentare il nuovo ciclo e delineare le prospettive con cui un gruppo sostanzialmente rinnovato si prepara ad affrontare la rassegna iridata, il primo grande torneo internazionale in cui entreranno in vigore le nuove regole.
Sull’inizio della competizione e la responsabilità di essere parte del Settebello: “Si apre una nuova parentesi. Siamo alla vigilia di un mondiale dopo aver raggiunto la finale nelle ultime tre della quattro edizioni (oro a Gwangju 2019, argento a Budapest 2022 e Doha 2024 perdendo entrambe le volte ai rigori, ndr). Quindi anche questo gruppo ringiovanito, seppur alla ricerca di un nuovo gioco, una nuova amalgama e nuovi automatismi, ha l’obbligo di puntare in alto. Chi fa parte del Settebello deve sentirne la responsabilità“.
Sulle prospettive per il torneo: “Potremmo essere la sorpresa del mondiale. Rispetto a Parigi siamo una delle squadre, insieme agli Stati Uniti, che ha cambiato di più, mentre le altre sono rimaste le stesse, soprattutto Serbia, Croazia e Spagna. Quindi vediamo se i nuovi porteranno entusiasmo, ritmo e fame, ma sono convinto che anche i veterani avranno una forte motivazione. Quello che ci deve contraddistinguere in questo mondiale sono la determinazione, la voglia e il coraggio. Alla luce delle nuove regole e dei roster presenti a Singapore, chiaramente la Serbia sarà la squadra che giudicherà il nostro girone e il nostro percorso. Noi non abbiamo partecipato alla World Cup, quindi ci mancano un po’ di informazioni. L’abbiamo vista però. Si giocava con 25 secondi di possesso e 15 di secondo possesso. Adesso si è passati a 28-18, quindi presumo che ci sia maggiore contatto fisico. Questo contatto sulla carta dovrebbe premiare quelli un po’ più forti fisicamente, però noi siamo preparati ad affrontare qualsiasi tipo di partita a seconda di come anche gli arbitri la interpreteranno. Sarà anche per loro una novità. Non voglio parlare degli arbitri e delle regole. Noi allenatori prepariamo le squadre per vincere, non giudichiamo le nuove regole né se renderanno la pallanuoto più piacevole per il pubblico“.
Sull’esordio contro la Romania: “L’esordio sarà con la Romania. È un confronto che dobbiamo affrontare subito bene, perché ci permetterà di entrare nel clima partita in funzione della seconda, che è quella più importante. Soprattutto per gli esordienti aiuterà a sbloccarsi, a stemperare le emozioni. Ho grande rispetto per l’allenatore Bogdan Rath, della squadra e della sua tradizione. La Romania ha sempre sfornato dei giocatori importanti, anche adesso con Angelescu e Colodrovschi. Dovremmo giocare una partita intelligente, ordinata e disciplinata. Dobbiamo porci obiettivi importanti; mai accontentarsi nella vita come nello sport, bisogna puntare al massimo. Poi una volta che non ci arrivi, tiri le somme e analizzi perché non sei arrivato dove avresti voluto. Anche questo è un percorso di crescita“.