Monaco senza freni: “Sinner e Alcaraz in vantaggio su Djokovic. Il serbo poteva risparmiarsi la frase di circostanza a Cobolli”
Vanno in archivio anche i quarti di finale a Church Road con i seguenti esiti: Jannik Sinner vola in semifinale a Wimbledon, mentre Flavio Cobolli chiude il suo percorso al cospetto del 7-volte vincitore di questo torneo, Novak Djokovic. Nella puntata odierna di Tennismania-Speciale Wimbledon, in onda sul canale Youtube di OA Sport sono state analizzate le due partite, con un occhio già alle semifinali.
Assieme a Dario Puppo era presente, come sempre, Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport, che ha analizzato quanto avvenuto nel torneo del Grande Slam sull’erba londinese. Il primo punto all’ordine del giorno, ovviamente, la vittoria di Jannik Sinner (7-6 6-4 6-4) contro Ben Shelton: “Come si dice sempre, le partite monumentali si fanno quando hai a che fare con un avversario all’altezza della situazione. Questo è il caso della partita di ieri. Ho visto un ritmo di palla pazzesco e, nonostante quello, pochissimi errori. Due fenomeni. Non ho capito, proprio per questo, le dichiarazioni di Shelton a fine match. Nelle sue parole ho letto delusione per quanto fatto in campo. Forse, invece, non si è reso conto di avere giocato spalla spalla contro un Sinner devastante. L’americano ha fatto una prestazione di spessore. Poi, ovviamente, non è al livello di Jannik, specialmente nei punti decisivi, ma deve essere contento di quello che ha fatto”.
”La partita – prosegue – è stata davvero particolare. Nel primo set, quando serviva Sinner, non si è letteralmente giocato. Negli altri due parziali invece c’è stato un po’ più di equilibrio, anche se i break sono arrivati sempre sul punteggio di 5-4. Si percepiva che l’inerzia fosse sempre dalla parte dell’altoatesino, ma lo statunitense ha sempre giocato in maniera grandiosa. Dal punto di vista tattico si notava una cosa, ovvero che Jannik, più di altri, riuscisse a metterlo sul lato del rovescio e di conseguenza prima o poi lo facesse sbagliare. Sinner ha messo in campo una qualità di palla e una precisione devastanti“.
Come ben sappiamo il numero 1 del mondo era reduce dal match clamoroso contro Dimitrov: “La partita contro il bulgaro aveva lasciato qualche strascico. Sinner doveva testare il braccio nei primi giochi, mentre l’americano era entrato in campo con la chiara intenzione di giocare con gli stessi ritmi indiavolati di Dimitrov. Ad ogni modo si può dire che Shelton-Sinner rispetto a Djokovic-Cobolli sembrava di un altro livello. Sembrava che gli altri tirassero più piano. Molto, molto bene per Jannik, una partita da mettere via e rivedere”.
Venerdì sulla strada dell’azzurro arriverà la semifinale contro Djokovic: “Dopo quanto visto ieri credo che ci sia grande ottimismo per quel match, anche contro una buona versione di Djokovic. Ora sono molto più tranquillo dell’esito della semifinale. Dopo il match contro Dimitrov ha spiegato bene come stesse con il gomito. Non ha mai messo in dubbio che potesse non giocare. Ieri ha fatto bene ad andare ad allenarsi indoor e depistare tutti. Ora potrà puntare alla sua prima finale ai Championships”.
Guido Monaco passa poi ad analizzare il fuoriclasse serbo visto fino ad ora sull’erba londinese: “Sinceramente vedevo Djokovic un po’ più pericoloso fino a qualche tempo fa, ma le ultime due partite non mi hanno impressionato. Ovvio che giochi bene nei momenti più importanti, come sempre, ma non ho visto un livello o un’energia (con questi cali che riesce a gestire) che possano mettere in crisi Sinner. Sono arrivati in fondo i 4 semifinalisti che pensavamo ed i 2 favoriti che mi sembrano ampiamente in vantaggio rispetto agli altri. Ad ogni modo Nole si può dire che abbia una condizione migliore rispetto all’anno scorso. Penso che sia la volta buona che Jannik possa batterlo a Wimbledon e rivedremo la finale che tutti aspettiamo. Una chance a Nole gliela dai sempre, ovvio, ha fatto un grande percorso, ma ieri ho visto due livelli diversi. La scivolata del serbo nel finale? Ha rischiato grosso. Senza la sua muscolatura erano guai. Penso che sia tutto ok”.
Come detto il nativo di Belgrado ha eliminato il nostro Flavio Cobolli: “Djokovic a fine match gli ha detto che entrerà nella top10 e ci rimarrà a lungo. Non mi piace quando si dicono queste cose. Le classiche frasi di circostanza evitabili e che portano anche male a volte. Torniamo sul campo. Davvero meraviglioso come Flavio abbia approcciato bene ad un match di tale portata sul Centrale. Ha messo in mostra personalità, coraggio, piglio e un movimento di piedi eccellente. Ha qualità evidenti che sta migliorando, forse gli manca ancora qualcosa a livello tennistico ma l’Italia ora ha in mano una terza freccia al proprio arco”.
Uno sguardo al torneo femminile: “Se Swiatek può vincere Wimbledon? Certo! Sia per le sue qualità, sia perchè mi sembra in una buona versione di sé. Penso che questa Sabalenka sull’orla di una crisi di nervi possa darle fiducia di successo. Swiatek ha vinto contro una Samsonova che tira sempre troppo forte. Non capiva che era sufficiente fare il punto invece di provare a spaccare sempre la pallina. Ha una pesantezza di colpi notevole e mezzi fisici importanti, ma non dosa la spinta. Andreeva? Un ko pesante per lei. Come Draper ha messo in mostra una crescita muscolare forse troppo evidente. Mi sembra raddoppiata in un anno. Per irrobustirsi ha perso un po’ di leggerezza e facilità nel suo gioco”.
La giornata di ieri ha visto anche l’addio ufficiale di Fabio Fognini: “Come poteva finire meglio di così? Credo che abbia dato l’addio nella maniera giusta con un match meraviglioso contro Alcaraz. Un addio con parole equilibrate di un protagonista del tennis che tutti hanno salutato in maniera degna”.