MotoGP, Ducati in Germania per stabilire un nuovo record e cercare la tripletta da “30 e lode”
Sachsenring, terra di conquista per Marc Marquez, ma anche per Ducati. Il tracciato tedesco, dove un tempo la Casa di Borgo Panigale soffriva oltremodo sia Honda che Yamaha, è viceversa diventato un luogo in cui l’azienda bolognese ha scritto significative pagine della propria storia in MotoGP.
Proprio in Germania, nel 2023, si è concretizzata la prima cinquina di sempre. Vinse Jorge Martin, accompagnato sul podio da Francesco Bagnaia e Johann Zarco, mentre quarti e quinti conclusero rispettivamente Marco Bezzecchi e Luca Marini.
Il pokerissimo è stato ripetuto nel 2024 e il dato pregnante è rappresentato dal fatto di essere stato conseguito con ben quattro centauri differenti rispetto a dodici mesi prima! Dietro a Pecco, stavolta vincitore, si erano attestati i fratelli Marquez (Marc davanti ad Alex), seguiti da Enea Bastianini e Franco Morbidelli.
Due edizioni consecutive dello stesso Gran Premio con la Top-5 interamente monopolizzata. Un’impresa in passato riuscita solo alla Suzuki del biennio 1976-1977 al Salzburgring nonché alla Honda del 1996-1997 sia a Jerez de la Frontera che a Le Castellet. Nessun costruttore, quindi, ha fatto cinquina per tre edizioni di fila della stessa gara. Ci riuscirà Ducati, domenica 13 luglio? Difficile, ma non impossibile.
In realtà, l’azienda di Borgo Panigale conseguirebbe qualcosa di rimarchevole “limitandosi” (bontà sua!) a occupare tutti i gradini del podio. Al momento, la Casa bolognese ha privatizzato la Top-3 per 29 volte. Il prossimo podio monocolore sarà, dunque, il numero 30.
È l’epoca del “monomarca Ducati”, lo sappiamo. Così come vi fu il “monomarca Suzuki” a metà anni ’70 e il “monomarca Honda” nel cuore degli anni ’90. Resta tuttavia curioso il fatto che il Sachsenring possa nuovamente rappresentare – nuovamente -una sorta di checkpoint per la Casa di Borgo Panigale.
Già, perché oltre alla prima cinquina, non va dimenticato come la tripletta del 2024 sia stata la sesta consecutiva. Nessuno, in precedenza, aveva osato tanto. Neppure le succitate Suzuki e Honda. Il filotto Ducati arrivò poi addirittura a otto.
Marche storiche come Suzuki e Yamaha non sono neppure arrivate vicine a questo traguardo, ottenendo rispettivamente 19 e 14 triplette. Solo Honda, spintasi a 55 (di cui ben 25 concentrate nel triennio 1996-1998), ha saputo fare meglio. L’azienda nipponica resta lontana, ma quella emiliana sta seguendo le medesime orme…