Tiro a volo, l’Italia guarda al futuro: Benelli e Pellielo dovranno svezzare i nuovi campioni con il progetto Beretta NextGen
L’Italia ha saputo fare incetta di medaglie olimpiche nel tiro a volo, facendo leva su un movimento estremamente competitivo e su alcuni grandi campioni capaci di esaltarsi nel contesto a cinque cerchi. Negli ultimi anni però la concorrenza sta crescendo vertiginosamente sia in termini di quantità che di livello medio, rendendo sempre più difficile il compito della squadra azzurra come dimostra l’unico oro ottenuto (nello skeet misto con Diana Bacosi e Gabriele Rossetti) a Parigi 2024 dopo lo zero di Tokyo 2021.
Urge dunque un ricambio generazionale di qualità per mantenere l’Italia ai vertici del tiro a volo internazionale sul medio-lungo periodo, ed è proprio questo l’obiettivo del nuovo progetto annunciato dal gruppo Beretta in collaborazione con la FITAV. Come si legge nel comunicato ufficiale, si tratta del “sistema di coaching più avanzato al mondo. La profonda e trasversale adozione della tecnologia sviluppata e offerta da Shooting Data (piattaforma digitale e un sistema di allenamento progettato per aiutare i tiratori al piattello a migliorare le loro prestazioni. Tiene traccia automaticamente dei dati di ripresa, li analizza e fornisce approfondimenti per il miglioramento) permette qualcosa che i concorrenti non possono avere: la remotizzazione degli allenamenti con un’analisi profondissima della prestazione in pedana. E il coach è lì accanto all’atleta anche se non fisicamente presente. Un grande valore aggiunto per garantire lo sviluppo organico di piani di allenamento unitamente alla crescita dell’atleta“.
Il progetto Beretta NextGen prevede la selezione di 24 atleti, 12 per il trap e 12 per lo skeet, tra i migliori giovani talenti italiani Under 18. Gli atleti verranno poi seguiti da coach di alto livello come Andrea Benelli (campione olimpico nello skeet ad Atene 2004) e da campioni del calibro di Giovanni Pellielo, potendo contare su un’assistenza tecnica specializzata. Benelli, leader del progetto insieme a Pellielo, ha dichiarato: “La ricetta perché questo fondamentale programma Beretta NextGen abbia successo è racchiusa in una sola parola: lavoro. È quanto mai evidente che l’Italia abbia bisogno di trovare ragazzi che abbiano in dote delle prospettive agonistiche. Queste devono essere aiutate a emergere, coltivate e affinate e, perciò, diventa fondamentale dare loro supporto tramite uno stretto lavoro sinergico fra allenatori e nutrizionisti. Ovvio, non tutti diventeranno campioni, ma è necessario che la piramide di partenza abbia una base ampia e solida: sarà poi il talento di ciascuno dei ragazzi che individueremo a fare la differenza. In questo sarà vincente il dialogo che si instaurerà con i vari allenatori quotidiani di questi ragazzi, quelli che operano con passione nei vari centri di tiro a volo sparsi per la penisola. Noi avremo il compito di aiutarli a tirare fuori il massimo per poter aspirare a essere i campioni del prossimo futuro. L’intesa con FITAV porterà a una ottimizzazione e armonizzazione del lavoro del settore giovanile già in essere grazie anche alla disponibilità offerta da Beretta di fornire tutto il miglior ecosistema di tiro possibile. Abbiamo alzato tantissimo l’asticella: crediamo fortemente in questo progetto“.
Luciano Rossi, presidente di FITAV e ISSF, ha spiegato: “Beretta NextGen è un progetto ambizioso che ci vedrà in prima linea per lo sviluppo e la crescita dell’attività giovanile, punto cardine su cui si fonda il futuro del nostro sport e su cui la FITAV ha sempre investito grandi risorse tramite il Settore Giovanile, sia a livello Nazionale sia a livello regionale. Il tiro a volo italiano ha una storia ricca di successi che ha portato l’Italia ad essere la Nazione di riferimento per questa disciplina. La crescita del livello tecnico nel panorama internazionale ci impone un’azione più incisiva per continuare a occupare la posizione di leadership che i nostri atleti ed i nostri tecnici hanno conquistato con le tantissime medaglie vinte nelle principali manifestazioni sportive come Olimpiadi, Campionati del Mondo, Campionati Europei e Coppe del Mondo. L’intenzione, usufruendo dell’indiscussa esperienza di due grandi campioni come Andrea Benelli e Giovanni Pellielo, è quella di supportare la crescita dei giovani più talentuosi e sostenerli nel momento più difficile delle loro carriere sportive, quello del passaggio all’età adulta. Questo percorso garantirà a loro la continuità nell’ottenimento dei risultati ed a noi la possibilità di promuovere ancora meglio il nostro sport a livello nazionale“.