Monaco spiega: “Alcaraz si è evoluto: adesso ha margine e non rischia mai di perdere”
Guido Monaco, con la consueta schiettezza, si è espresso sui temi legati ai match di Wimbledon andati in scena, relativi agli ottavi di finale della parte bassa del tabellone di singolare maschile, nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport.
Si è partiti dall’analisi della partita di Carlos Alcaraz, vittoriosa in questo set contro il russo Andrey Rublev: “Vorrei sottolineare la prestazione del russo. È stata partita vera dove un giocatore meno forte si è espresso e ha creato problemi. In questa striscia così lunga di vittorie, Alcaraz è cambiato perché ha meno passaggi a vuoto e, fondamentalmente, non rischia mai di perdere. In altre parole, ha margine“, il giudizio Monaco.
“La partita tra lo spagnolo e il russo ha un po’ salvato la giornata, intendo come livello di gioco, perché per il resto non è stata un granché. Sono contento della prova di Rublev che sta trovando un po’ di serenità. Certo, giocare così a specchio è complicato, specie se poi ti trovi ad affrontare avversari di questo rilievo, come anche Sinner“, ha precisato il commentatore tecnico di Eurosport.
Partita di ieri di Alcaraz in cui a colpire sono stati i 22 ace messi a segno dallo spagnolo: “Al Queen’s aveva fatto numeri importanti al servizio, per cui in match al meglio dei cinque set non mi sorprende questo dato. Non è comunque un battitore naturale e bisogna anche considerare l’avversario in risposta. Certo, bisogna dire che lo spagnolo abbia alzato il livello rispetto ai turni precedenti“.
Parlando poi dell’altro quarto tra Taylor Fritz e Karen Khachanov: “Possiamo dire che il Karma ha restituito un po’ quello che era successo dopo il sorteggio all’americano, visto che aveva un percorso molto difficile. Ci sarà dall’altra parte del campo il russo e, nonostante i precedenti sfavorevoli, direi che è favorito per raggiungere la semifinale a Wimbledon“.
In conclusione, Monaco ha approfondito anche il tema “spettacolo in campo”, rispetto al modo di interpretare il tennis tra Alcaraz e Sinner: “Io credo che per avere lo show c’è bisogno di equilibrio, altrimenti se si assiste a una partita a senso unico, obiettivamente, a me lascia poco. Io l’ho sempre detto che se devo fare una scelta tra i match da seguire tra Carlos e Jannik scelgo quelli dello spagnolo per un coinvolgimento diverso, questo però non toglie nulla a Sinner e alle sue qualità. Si può anche dire che Alcaraz crei maggior spettacolo perché, a differenza dell’azzurro, ha più passaggi a vuoto e c’è più match“.