Vincenzo Albanese: “Voglio provare a vincere una tappa in questo Tour. Sogno la maglia azzurra”
Sono undici gli italiani presenti a questa edizione del Tour de France, tra questi balza all’occhio il nome di Vincenzo Albanese. Il portacolori della EF Education EasyPost è reduce dal convincente successo di tappa al Tour de Suisse (la seconda la Aarau – Schwarzsee) e a sua volta pronto a testarsi per la prima volta in Francia: “Ho sempre seguito il Tour in tv – ha raccontato Albanese -. Partecipare per la prima volta mi rende davvero felice. È stato un percorso difficile per arrivare fin qui. Negli anni ho avuto qualche battuta d’arresto e ho dovuto allenarmi duramente per tornare più forte di prima. Questa è una delle occasioni più importanti della mia carriera e spero di essere all’altezza. I primi 10 giorni sono più adatti alle mie caratteristiche. Farò di tutto per aiutare la squadra. Il mio obiettivo personale è provare a vincere una tappa. Con questo team avremo molte opportunità“.
Come stai Vincenzo?
“Tutto bene, felice e sento di essere pronto per questo mio primo Tour de France”.
Quali sono le emozioni, le sensazioni al via del tuo primo Tour de France?
“Bellissime. E’ la corsa più importante al mondo, è davvero un privilegio essere qui anche se, ad essere sincero, da italiano il Giro d’Italia lo sento di più”.
Sei reduce dalla vittoria della seconda tappa al Giro di Svizzera, la tua prima nel WorldTour. A posteriori cos’ha significato per te questa vittoria?
“Significa una crescita costante fatta in tutti questi anni, quindi la conferma che da qualche anno sono sempre ad un alto livello anche senza essere un vincente. Essere riuscito a vincere però in una corsa World Tour dove a dominare sono quasi sempre gli stessi, mi riempie di soddisfazione”.
Hai acquisito maggior consapevolezza dei tuoi mezzi?
“La consapevolezza ce l’avevo anche prima, spesso sono importanti le circostanze. In passato sono stato meglio dal punto di vista fisico, avevo sensazioni migliori, ma non sono riuscito a vincere. Al Giro di Svizzera stavo bene, ma non ero nella mia miglior condizione di sempre, però mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto e oggi più che mai conta anche questo”.
Al Tour le prime dieci frazioni sono adatte alle tue caratteristiche: c’è comunque una tappa che ti piace più di altre?
“Fino all’ultimo al via del Tour ci sarebbe dovuto essere anche Carapaz e quindi il Team era strutturato e organizzato in suo supporto, e quindi il mio lavoro – almeno per i primi dieci giorni – era quello di non fargli perdere troppo tempo dove comunque lo stress in corsa è molto elevato. Onestamente non avevo quindi guardato le tappe per ambizioni personali, ma in sua assenza posso giocarmi le mie carte nelle tappe più adatte a me”.
Da quest’anno sei in forza alla EF Education EasyPost. Come ti trovi con il Team?
“Molto bene. Lo scorso anno in una squadra francese (l’Arkèa – B&B Hotels, ndr) ho fatto un po’ di fatica, ma nel complesso sono stato bene. Da quest’anno so di essere in una delle migliori formazioni a livello mondiale che è anche più una squadra internazionale e quindi anche la comunicazione tra corridori e staff è facilitata”.
Hai cambiato qualcosa negli allenamenti?
“No, gli allenamenti sono sempre i soliti. Dal punto di vista tattico quest’anno noto che all’interno della squadra ci sono dei compiti ben precisi che vanno rispettati e sotto questo punto di vista ho notato molta differenza”.
Qual è il tuo obiettivo di questa stagione?
“L’obiettivo di quest’anno era quello di riuscire a vincere una gara e ci sono riuscito. Il mio sogno poi resta quello di vestire la maglia azzurra tra i professionisti, so che il Mondiale quest’anno è troppo esigente, ma perché no… magari i prossimi anni”.
Dopo il Tour come proseguirà il tuo calendario?
“Al momento non lo conosco ancora in maniera dettagliata, ma sicuramente dopo il Tour staccherò un po’ per poi riprendere gradualmente per essere in forma in vista delle gare italiane di fine stagione”.