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Tour de France 2025: il digiuno francese toccherà i 40 anni. Il vuoto dopo Bernard Hinault. Ma sono in arrivo diversi giovani…

Il Tour de France è l’evento più importante del ciclismo mondiale e da domani la Francia intera si colorerà di giallo per tre spettacolari settimane. Un paese intero a seguire una corsa, però, che vede un francese non riuscire a salire sul gradino più alto del podio praticamente da quarant’anni. L’ultimo a portare la Maglia Gialla in quel di Parigi è stato Bernard Hinault proprio nel 1985, anno in cui vinse davanti all’americano Greg LeMond e all’irlandese Stephen Roche.

Un vuoto sicuramente incredibile per la nazione organizzatrice, ma il ciclismo francese, nonostante alcuni straordinari campionati come Laurent Jalabert o Julian Alaphilippe (solo per citarne alcuni), non è mai riuscito a tornare sul trono più importante. L’ultimo piazzamento sul podio risale al 2017 con il terzo posto di Romain Bardet, che concluse secondo invece l’anno precedente, con il trionfo di Chris Froome sempre in entrambe le edizioni. Addirittura sono stati due i francesi sul podio nel 2017 (Jean-Christophe Peraud e Thibaut Pinot), ma a vincere fu Vincenzo Nibali, ultimo italiano a trionfare alla Grande Boucle.

Il futuro, però, può sorridere al ciclismo francese, visto che sono tanti i giovani ciclisti transalpini che stanno venendo fuori in questi anni e che sono già protagonisti non ancora per la classifica generale, ma sicuramente per le vittorie di tappe, traguardo per esempio che manca all’Italia da addirittura 106 tappe consecutive. Il 21enne Lenny Martinez è probabilmente l’uomo di classifica della Bahrain-Victorious ed è anche la maggior speranza francese in chiave possibile piazzamento nella Top-10. Un corridore sicuramente di grande qualità, ma che ancora deve fare esperienza lungo le tre settimane. L’obiettivo potrebbe essere quello della maglia bianca o addirittura anche della maglia a pois, sempre molto ambita al Tour.

C’è chi poi lotta soprattutto per una vittoria di tappa ed è il caso soprattutto del 22enne Romain Gregoire, che vanta alcune belle vittorie in alcune corse a tappe di una settimana e che cercherà il primo successo della carriera al Tour. Sarà una Groupama-FDJ che andrà molto all’attacco, con Gregoire che potrebbe avere nell’esperto Valentin Madouas un ottimo compagno nelle fughe.

Da valutare quale sarà il ruolo di Kevin Vauquelin (24 anni dell’Arkea-B&B Hotels), che è stato capace di concludere al secondo posto della generale il Giro di Svizzera. Da capire se deciderà di fare classifica oppure si dedicherà invece alle vittorie di tappa, proprio come accaduto lo scorso anno sul meraviglioso arrivo al San Luca.

Il futuro, però, ha soprattutto un nome ed è quello di Paul Seixas. Senza alcun dubbio il 18enne della Decathlon AG2R La Mondiale Team è la stella che il ciclismo transalpino attende con impazienza. Un talento cristallino che è già stato capace di chiudere in Top-10 al Delfinato. Non sarà al via di questo Tour de France, ma quasi sicuramente sarà ai nastri di partenza il prossimo anno con ancora più esperienza e con la consapevolezza di poter diventare un grande campione.

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