Carlos Alcaraz: “Devo migliorare il servizio a Wimbledon, le condizioni sono diverse dal Queen’s”
Non è tutto oro quello che luccica. Lo spagnolo Carlos Alcaraz si è qualificato ieri al terzo turno di Wimbledon, piegando con il punteggio di 6-1 6-4 6-4 il britannico Oliver Tarvet. Una partita in cui Carlitos ha mostrato una straordinaria propensione a giocare al meglio i punti importanti, rendendo il punteggio ancor più netto di quello che il match sia realmente stato.
Il britannico, infatti, nel corso della partita non ha concretizzato al meglio tutte le chance “break” create. Sono state ben undici le opportunità avute da Tarvet e in due circostanze è stato in grado di capitalizzare. Tuttavia, le abilità in risposta dell’iberico sono andate a vanificare quelle situazioni in cui il padrone di casa si era messo nella condizione di fare partita.
Resta però il dato che, nelle prime due partite, Carlitos abbia concesso un totale di 32 palle break ai rivali, perdendo sette volte il turno in battuta. Sono numeri di cui Alcaraz è consapevole e non è un caso che, in conferenza stampa, abbia parlato del suo rendimento col fondamentale menzionato.
“Qui a Wimbledon, sto faticando un po’ con il servizio. Per quanto riguarda palle e velocità, sento che le cose sono diverse tra il Queen’s e questo torneo. Sto faticando un po’, ma sto acquisendo più fiducia ogni giorno. Direi che il servizio è l’aspetto principale su cui devo migliorare in questo momento ed è forse il colpo più importante sull’erba. È vero che al Queen’s, subito dopo la partita contro Munar, ho iniziato a servire in modo incredibile. Spero di poter fare lo stesso anche qui“, le parole dell’asso di Murcia.