Monaco: “La semifinale del 2024 a Wimbledon un’anomalia per Musetti. Cahill ha svelato un dato gigantesco su Sinner”
Tanta carne al fuoco nel day-2 di Wimbledon 2025, con la caduta di tante teste di serie pesanti in entrambi i tabelloni tra cui l’eliminazione di Lorenzo Musetti. Di questo e di molto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.
“Cocciaretto ha distrutto Pegula in meno di un’ora di gioco. Una Pegula che non mi è sembrata disastrosa come ho sentito dire, è che l’altra le rubava il tempo costantemente e a tennis si gioca in due. L’americana era abbastanza disarmata. Adesso per Cocciaretto si apre un tabellone molto interessante e avrebbe dovuto giocare con la Maria, che ha perso però dalla Volynets. Il 3 su 3 al femminile era abbastanza insperato. Bronzetti veniva da un periodo nero e ha vinto con la Teichmann, che è in ripresa ma non è più quella di qualche anno fa“, il commento di Monaco.
Sui risultati azzurri tra gli uomini: “Bilancio negativo in campo maschile. Va detto però che ti presenti a Wimbledon con due delle tre punte che non hanno potuto giocare sull’erba. Berrettini ci aveva abituato a tornare e fare subito bene, però era difficile anche se avessero superato il primo turno. Musetti ha detto che è stato un disastro, ma Basilashvili non va sottovalutato perché spaccava la palla in quattro. Tutto sommato, viste le premesse non è così sorprendente perdere Musetti e Berrettini presto“.
“La sconfitta che mi fa più male è quella di Zeppieri, perché ha avuto due palle break sul 4-4 per andare a servire per il match, poi ha perso da Mochizuki che è un giocatore leggero ma molto interessante. Siamo alle solite. Abbiamo una grossa compagine importante, ma il tennis è uno sport molto competitivo quindi non sfrutti le occasioni, ti presenti non al massimo, e vai a casa. Abbiamo ancora delle carte da giocare, anche piuttosto importanti e con tabelloni molto aperti. Certo, 13 teste di serie eliminate al maschile fanno un certo effetto. È chiaro che Gauff, Pegula, Zheng e Muchova, tutte lo stesso giorno, sono un bello sconquasso anche al femminile“, dichiara la voce tecnica di Eurosport.
Sulle prospettive di Musetti in futuro su questa superficie: “Lasciamo stare la condizione. Per la carriera di Musetti dimentichiamoci risultati simili all’anno scorso sull’erba. È stata un’anomalia della storia tennistica, che un giocatore con quelle caratteristiche e alcuni difetti di Musetti abbia fatto quegli straordinari risultati sull’erba. Spero di sbagliarmi e spero che faccia ancora dei risultati sui prati, ma non ci farei troppo affidamento“.
Sulla prestazione di Novak Djokovic al primo turno contro il francese Muller: “A un certo punto mi sono detto: ‘che bel Djokovic, forse ancora meglio di Parigi’. L’altro per stare in corsa nel secondo set ha salvato qualcosa come 14 palle break su 15. Djokovic è un Djokovic molto competitivo in questo momento. Io devo ricredermi un po’, quindi teniamolo in considerazione perché alla fine della fiera è l’alternativa più credibile a Sinner ed Alcaraz ancora adesso“.
“Cahill ha detto una cosa a cui io non avevo pensato. Se Jannik avesse vinto il Roland Garros, qui avrebbe giocato per il Grande Slam sui 12 mesi, vincendo i 4 Major uno in fila all’altro. Stiamo parlando di una roba gigantesca. Cahill ha lavorato tantissimo per network americani e sa fare comunicazione. Quando parla di Sinner lo fa con un tono umano e quasi paterno, svelandoci quasi sempre dei lati più umani di Jannik, che è un ragazzo normale“, aggiunge Monaco.