Jasmine Paolini inizia col brivido, poi rimonta Sevastova e avanza a Wimbledon
Vincere senza brillare. Non è stata la miglior Jasmine Paolini nel suo esordio a Wimbledon. Sul campo-2 l’azzurra ha fatto il proprio esordio contro la lettone Anastasija Sevastova (n.402 del ranking) e oggettivamente per un set e mezzo Jasmine è stata l’ombra di se stessa: tanti errori non forzati e poca lucidità nello sviluppo del gioco.
Da metà della seconda frazione è arrivata la reazione e la partita è girata in favore della toscana, come rappresentato dallo score di 2-6 6-3 6-2 in 1 ora e 53 minuti di gioco. Certo, bisognerà salire di livello e trovare maggior continuità soprattutto al servizio. Nel secondo turno, la n.5 del ranking se la vedrà contro la russa Kamilla Rakhimova (n.80 WTA).
Nel primo set Paolini, sprecate due palle break nel secondo gioco, si perde completamente. Tanti errori in costruzione della nostra portacolori, confusa e nervosa nel suo modo di esprimere tennis. Sevastova, dal canto suo, ne approfitta, badando al sodo e giocando con solidità. In questo modo arrivano i break del terzo e settimo game, che giustificano il 6-2.
Nel secondo set è determinante la reazione al break subìto in apertura da Jasmine. Il pari immediato dà fiducia alla toscana che, con maggior serenità, riesce a mettere in atto le proprie giocate, anche se la battuta è un enigma per lei. Break e contro-break si susseguono a cadenza regolare dal sesto all’ottavo game e, alla fine della fiera, Paolini la spunta sul 6-3.
Nel terzo set l’azzurra ha un altro piglio in risposta e vola sul 3-0 pesante (due break). Il servizio continua a funzionare a puntate e il parziale contro-break della rivale è la conseguenza. La toscana è comunque brava a resettare, ripristinando le distanze di due break nel quinto game e chiudendo sul 6-2.
Leggendo le statistiche, un andamento particolare: Paolini in difficoltà con la seconda di servizio (31% dei punti), rispetto alla rivale (48% dei quindici vinti), ma nettamente superiore come efficienza con la prima in battuta (71% rispetto al 49%).