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Calcio femminile, Europei 2025: la rosa dell’Italia ruolo per ruolo ai raggi X

Il conto alla rovescia prosegue velocemente. La Nazionale italiana di calcio femminile, accolta nel quartier generale di Weggis (Svizzera) da un pubblico festante, si sta preparando all’esordio nella fase finale degli Europei 2025. Le azzurre scenderanno in campo giovedì 3 luglio (ore 18, diretta su Rai 2) allo Stade de Tourbillon di Sion contro il Belgio e sarà già una sfida importante per determinare gli equilibri del Gruppo B, comprendente anche le campionesse del mondo della Spagna e il Portogallo. Andiamo a scoprire le caratteristiche della rosa a disposizione del CT Andrea Soncin.

Sotto la gestione biennale del tecnico nativo di Vigevano, le nostre portacolori hanno accresciuto le proprie consapevolezze, qualificandosi da prime nel proprio gruppo di qualificazione a questa competizione, precedendo Olanda, Norvegia e Finlandia, e confermando la permanenza in Lega A di Nations League, battendo in trasferta la Danimarca e creando non pochi grattacapi alla Svezia.

Una squadra capace di passare con grande facilità a vari schemi di gioco (4-3-3, 4-4-2 e 3-5-2) a seconda delle esigenze, avendo migliorato la fase difensiva (14 gol subiti in 17 partite) e soprattutto dimostrato il proprio valore anche al cospetto delle formazioni più forti. Basti citare il successo in Spagna contro le iberiche nella prima edizione della Nations League.

Analizzando la rosa, si deve partire dal punto fermo rappresentato da Laura Giuliani tra i pali, con le sue 97 presenze in azzurro. In difesa, la leader è Elena Linari, che ha ereditato la fascia di capitana da Sara Gama, mettendo sul rettangolo verde tutta la propria esperienza. Con Cecilia Salvai va a comporre una coppia di centrali di grande livello. In caso di difesa a tre, vi è il sempre puntuale inserimento di Martina Lenzini. Sulle fasce laterali (difensive), quest’ultima può essere un’alternativa a Lucia Di Guglielmo a destra, mentre sull’out mancino Lisa Boattini ed Elisabetta Oliviero garantiscono una certa affidabilità.

Nella zona nevralgica del campo, spetta a Manuela Giugliano il compito di dettare i tempi della manovra. La giocatrice della Roma è la regista, da cui tutti o quasi i palloni passano, avendo anche un discreto feeling col gol, vista la doppia cifra (11) alla voce “realizzazione”. Nel ruolo di mezzala, poi, Arianna Caruso ha dimostrato di crescere molto soprattutto negli ultimi mesi, da quando ha deciso di trasferirsi al Bayern Monaco, mettendo anche molta più fisicità nel suo modo di stare in campo. Vista l’assenza di Giulia Dragoni per infortunio, Giada Greggi ed Emma Severini si candidano a un ruolo di primo piano a centrocampo.

In avanti, Soncin ha fatto una scelta precisa, ovvero rinunciare a un attaccante tipicamente d’area che gioca sul filo del fuorigioco come Valentina Giacinti, puntando le proprie fiches sulle centravanti “pivot” in grado di dialogare con le compagne e costruire degli spazi. Martina Piemonte e Michela Cambiaghi possono avere questa funzione, facendo poi valere anche in area di rigore. Di questo lavoro vorranno giovare le attaccanti esterne come Sofia Cantore, Chiara Beccari, Annamaria Serturini e Barbara Bonansea. Il CT ha convocato anche la top-scorer in Serie A, Cristiana Girelli, che si inserisce anche lei nel discorso del perno centrale abile nel “ricamare”, senza sottovalutare chiaramente i 58 gol messi a segno in azzurro.

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