Rugby, Mondiali Under 20: l’Italia lotta, ma cede alla Nuova Zelanda
Si è conclusa da pochi minuti la sfida d’esordio dell’Italia nei Mondiali Under 20 che si stanno disputando in Italia e allo Stadio San Michele di Calvisano gli azzurrini hanno affrontato la Nuova Zelanda. Un match sulla carta proibitivo, con i Baby Blacks tra i favoriti d’obbligo per la vittoria finale. Ecco come è andata.
Subito in sofferenza l’Italia, che perde la prima touche ed è immediatamente costretta a difendere. A peggiorare le cose l’infortunio a Bruno Vallesi, obbligato a uscire in barella dopo due minuti di gioco. Al 9’ prima fiammata della Nuova Zelanda al largo con Vaenuku, poi fallo azzurro e dalla seguente maul meta di Letiu per lo 0-7 iniziale. Prova a reagire l’Italia, si porta in attacco, ma non scalfisce il muro nero. Al 16’, però, intervento pericoloso di Solomon in ruck e cartellino giallo per il neozelandese.
Prova a rendersi pericolosa l’Italia nonostante l’inferiorità numerica, organizza un paio di attacchi di qualità, ma ancora una volta non concretizza. Così tornato in campo Solomon torna a spingere la Nuova Zelanda in un match comunque molto spezzettato. Azzurri che comunque reggono l’urto, obbligando spesso i Baby Blacks a usare il piede. Al 38’ palla rubata dagli azzurri, contrattacco, ma poi clamoroso errore di Fasti che regala palla agli avversari e nulla di fatto. E il primo tempo si chiude con Pledger che beffa una difesa azzurra distratta e si va al riposo sullo 0-14.
Parte benissimo l’Italia nella ripresa e al 43’ gli azzurri scappano sulla fascia, palla che arriva a Niccolò Beni che schiaccia sulla bandierina per il 5-14. Prova a tornare in attacco la Nuova Zelanda, va vicinissimo alla meta, ma la difesa azzurra impedisce ai tuttineri di schiacciare e nulla di fatto. Diversi i cambi effettuati da Roberto Santandrea, con la squadra azzurre che continua a lottare alla pari contro i neozelandesi.
Più passano i minuti, più gli azzurri prendono coraggio, vedendo che il giocarsela fino all’ultimo non è per forza un miraggio. Al 66’, però, nuova fiammata della Nuova Zelanda, calcio dentro l’area di meta, quattro giocatori che si avventano sul pallone, ma è l’Italia a toccare ed evitare la marcatura. Italia che chiude il match in attacco, cercando la meta del bonus difensivo e al 79′ arriva un colpo con la spalla sul viso in ruck, cartellino giallo per Baker e punizione piazzabile per l’Italia. Va sulla piazzola Gianmarco Pietramala da posizione non impossibile e palla che che però esce male e occasione buttata via e Italia che perde 14-5.