Antonio La Torre: “Volevo gli occhi di fuoco, eravamo sfavoriti. Il punto di Patta è simbolico”
Antonio La Torre ha festeggiato insieme agli azzurri la conquista degli Europei a squadre, esultando per il meritatissimo trionfo ottenuto a Madrid. Il Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di atletica non ha nascosto l’emozione per un successo strepitoso, valso la conferma dell’apoteosi di due anni fa a Chorzow: la ex Coppa Europa rimane nelle mani del Bel Paese, che ha offerto una prestazione estremamente solida nel corso di tutto il fine settimana.
Il Professore ha analizzato attraverso i canali federali: “Avevo chiesto occhi di fuoco e si è visto che tipo di risposta sono stati capaci di dare i nostri atleti. Anche nella gara finale, a titolo già vinto, con la voglia di battere la Polonia nella staffetta 4×400 mista. Questa mattina avevo detto alla squadra di ricordare che siamo un grande collettivo, che non ci sono solo le punte, ma che ormai la nostra è una squadra che si è compattata verso l’alto. E quindi, di dare con intelligenza, cuore, coraggio, tutto quello che avevano”.
Il DT ha poi proseguito, confrontando questo sigillo con quello di Chorzow: “Questa è ancora più bella e sofferta di quella di due anni fa. Qui eravamo sfavoriti dal pronostico, poi la Germania ci ha fatto sì qualche regalo, ma anche a noi è mancata qualcosa, anzi, a dire il vero, una gara per intero, i 100 metri di Patta. Il suo punto ha un grande valore simbolico“.
In conclusione si è proiettato verso i Mondiali, che andranno in scena a Tokyo nel mese di settembre e che rappresentano l’appuntamento più importante di questa annata agonistica: “Dobbiamo lavorare duramente, con la consapevolezza che essere primi in Europa non basta. Il mondo è un’altra dimensione e noi dobbiamo provare ad essere protagonisti anche lì”.