Golf, all’Open d’Italia conduce Bradbury. Laporta, Molinari e Pavan pronti a dare battaglia
È Dan Bradbury a prendersi lo scalpo, e la leadership, della prima giornata dell’Open d’Italia, torneo dell’European Swing arrivato alla sua 82esima edizione. L’inglese, classe ‘99, è riuscito a domare il percorso dell’Argentario Golf Club, in Toscana, con un giro in -6 (64 colpi). Il 25enne è partito subito forte con 4 birdie sulle prima 4 buche per poi siglare due birdie aggiuntivi alla 7 e alla 15. Un bogey-free round, dunque, che gli vale il primo posto provvisorio e un buon avvio di gara.
Seguono, a ruota, il norvegese Andreas Halvorsen e l’azzurro Francesco Laporta, arrivato qui, su suolo natìo, convinto di poter dimostrare il suo stato di forma. I due golfisti si trovano, a 18 buche dall’inizio, a -5 ad appena un colpo di distanza dal leader. Per Laporta, il bogey arrivato al par 3 della 11 dopo aver mancato il green di poco con il primo colpo è l’unico errore di giornata.
Molto solida la partenza anche di Edoardo Molinari e Andrea Pavan. Il torinese e il romano sono appaiati a -3, in T9, insieme a giocatori come il britannico Todd Clements, e l’inglese Andy Sullivan, e dietro, di appena un colpo, ad Angel Ayora, Wil Besseling, Marcel Schneider, Kazuma Kobori e Brandon Robinson Thompson che si trovano in T4 a -4.
Il livello, dunque, si conferma, come sempre, molto alto. Non è un caso che tra le prime posizioni vi si trovino, per lo più, giocatori che sul Dp World Tour presenze ne hanno collezionate parecchie. A queste si aggiunge quella di Jacopo Vecchi Fossa, 30enne nativo di Reggio Emilia. Un nome che per gli addetti risulta tutt’altro che sconosciuto, anzi. Il suo -2 odierno conferma il buon livello raggiunto ormai dall’emiliano e dà fiducia per i giorni a venire.
Troppo indietro, per ora, Guido Migliozzi. Il vicentino ha chiuso in +1 con un doppio bogey (alla 5), 3 birdie e due bogey. Il tempo e lo spazio per recuperare e rientrare nel week end c’è tutto ma su un campo “casalingo” ci si aspettava una partenza diversa. Il campo, tuttavia, riserva non poche insidie. Il tedesco Marcel Siem, defending champion del torneo, è appaiato al vicentino e come l’azzurro ha fatto fatica durante tutto il giorno. Insieme a loro, in T82, anche Filippo Celli, silver medal al The Open Championship del 2022.
Non ha trovato il suo ritmo neanche Gregorio De Leo, l’altro azzurro atteso questa settimana. Il 25enne ha girato in +4 e si trova, insieme a Michele Ortolani, in T135 ad un solo giorno dal taglio.