Basket: si ritira Milos Teodosic, il mago che incantò anche la Virtus Bologna
Forse la definizione più alta di lui l’ha data Kevin Durant, uno che l’ha incrociato soltanto una volta in NBA (ma varie di più in area FIBA). Sotto un video di uno dei suoi infiniti assist usciti da chissà dove, a un certo punto KD prese e scrisse “Il miglior passatore con cui sia mai stato sullo stesso campo“. E, attenzione, lo dice uno che ha condiviso il campo con gente tipo Curry, Westbrook, Irving e tutta l’NBA al top degli ultimi 15 anni. Milos Teodosic, il mago che poteva trasformare in oro qualunque palla toccasse, ha deciso di ritirarsi.
Questa la lettera che ne decreta la conclusione del cammino agonistico: “Cari amici, tifosi e appassionati di basket, per prima cosa grazie per trent’anni di sforzo, divertimento, gioia e sofferenza insieme. Il tempo è giunto per dire addio a una fase del mio amore per il magico gioco dei canestri.
Dietro di me, dietro di noi, c’è tanto desiderio, sforzo, sacrificio. Ho vinto trofei, ma ho anche perso finali. Tutto è basket, e tutto è vita. E non cambierei nulla di tutto questo, cambierei tutto, sempre allo stesso modo!
Grazie alla mia Valjevo, la mia Serbia. E a tutti gli allenatori con cui ho avuto l’opportunità di imparare il basket. Non l’ho ancora imparato completamente. Il basket e io ci scambieremo conoscenza ed esperienza per molti anni a venire. Per il resto della vita.
Non vorrei enfatizzare troppo i minuti individuali decisivi, le partite più importanti, perché ognuno di questi dettagli (coach, compagni) è stato importante per la mia carriera. La più grande gratitudine va alla mia famiglia, il massimo dell’orgoglio è con loro. Ho capito che il meglio della mia carriera da giocatore è stato che avrò qualcosa da far vedere ai miei figli! Quando cresceranno ancora un po’ sarò di fronte a loro e lì sarò il più soddisfatto.
Non voglio fare un errore di persone alla fine, perciò c’è un messaggio di gruppo: un immenso GRAZIE a tutti, ma letteralmente a qualunque compagno. Mi avete reso un giocatore migliore. Lo ricordo.
Giochiamo sempre per i tifosi. Quindi vorrei ringraziare anche loro, davvero e dal profondo del mio cuore. Li ringrazio per gli applausi e il supporto, le critiche motivate, i fischi son cresciuti più forti. Non importa il club di appartenenza, i tifosi chiedono sempre rispetto per quelli che scendono in campo. Nella mia carriera non ho mai molto fatto attenzione ai commenti o ai social media, ma ho sempre sentito molto ogni piccolo respiro nell’arena. E ogni dolore. Lì è dove parte l’ispirazione, il perché ti spingi a essere migliore. E ora, per non deviare troppo da me, e si sa che non ho mai voluto aprirmi troppo alle emozioni in pubblico, voglio e devo condividere questo: voglio essere ricordato per come ho finito la mia carriera in un club che ha un posto dominante nel mio cuore.
Per giocare per la Serbia, per il suo blasone e sotto l’amato tricolore, ho lasciato tutto sul parquet. Le parole non possono descrivere quell’unica, meravigliosa sensazione da brividi che ancora è in me. La mia madrepatria sempre sarà la più importante e amata per me. Ancora grazie al basket. Ci rivedremo, solo senza scarpe, maglia e pantaloncini“.
Partito dalla sua città, dal Metalac Valjevo, Teodosic ha affrontato le giovanili e le prime fasi della carriera con l’FMP Zeleznik e il Borac Cacak. Dal 2007 al 2011 è stato all’Olympiacos per poi diventare punto di riferimento del CSKA Mosca. Quindi due anni, sfortunatissimi, in NBA con i Los Angeles Clippers, segnati dai guai fisici. E quindi la miracolosa trattativa che l’ha portato alla Virtus Bologna, riaccendendo l’attenzione sul campionato italiano e regalando highlights che da queste parti mancavano da un po’ con quella costanza. E ha anche regalato uno scudetto alle V nere, il sedicesimo, quello del 2021. Infine gli ultimi due anni alla Stella Rossa.
Questo il suo palmares: un tricolore e due Supercoppe con le V nere, tre Coppe di Serbia, una di Serbia e Montenegro (prima della separazione dei Paesi avvenuta nel 2006), due Coppe di Grecia, due campionati russi, un campionato serbo, sei VTB United League, un’Eurolega con il CSKA (2016), un’EuroCup con la Virtus (2022) e una Lega Adriatica con la Stella Rossa. Con la Serbia ha vinto l’Europeo Under 20 nel 2007, poi ha portato i suoi in finale europea nel 2009, mondiale nel 2014 e olimpica nel 2016.