Wimbledon, Matteo Berrettini l’unico italiano ad aver raggiunto la finale. Quest’anno ci arriva con più dubbi che certezze
Nessuno potrà mai togliere a Matteo Berrettini il primato di essere l’unico italiano nella storia ad aver raggiunto la finale del torneo maschile di Wimbledon. Il terzo Slam stagionale è pronto ad allinearsi ai nastri di partenza per l’edizione 2025 e a tenere desta l’attenzione degli appassionati dal 30 giugno al 13 luglio.
Il talento cristallino è certamente indiscutibile, parliamo di un tennista dalle eccelse qualità che molto probabilmente trova sui campi in erba il contesto ideale per poter esprimere fino in fondo il proprio straordinario potenziale. Peccato che a frenare una carriera che avrebbe potuto riservare ben altre soddisfazioni siano stati una serie impressionante di problemi fisici.
La trionfale cavalcata del luglio 2021 si era fermata solamente al cospetto dell’inarrivabile Djokovic e sembrava far presagire la definitiva esplosione del giocatore romano. Il quadro, a quattro anni di distanza, sembra essere radicalmente cambiato. Se si spostano le lancette dell’orologio indietro di dodici mesi la splendida partita di secondo turno giocata e persa contro Jannik Sinner appariva come l’inizio dell’ennesima rinascita dell’alfiere azzurro, protagonista della vittoria della Davis 2024.
Il 2025 aveva lanciato, nelle prime battute, segnali incoraggianti con la vittoria su Novak Djokovic a Doha, i quarti raggiunti a Dubai e il prestigioso successo di Montecarlo contro Alexander Zverev. Quando tutto sembrava incanalarsi nella giusta direzione i problemi alla zona addominale sono tornati a manifestarsi nel corso del vittorioso match di Madrid contro l’americano Marcos Giron. Il ritiro contro Draper e il successivo buon esordio a Roma hanno fatto da preambolo al nuovo problema accusato nel match contro Casper Ruud.
Il forfait del norvegese ha regalato la testa di serie numero 32 ad un giocatore che non gioca una partita ufficiale dallo scorso 12 maggio. I dubbi al momento, sulla condizione fisica e sugli automatismi di gioco, sono davvero tanti. L’auspicio degli appassionati italiani è che sull’erbe inglese possa materializzarsi, ancora una volta, il grande ritorno di un tennista dalle enormi potenzialità.