MotoGP, promossi e bocciati GP Italia 2025: male gli italiani. Promosso solo Di Giannantonio!
Il Gran Premio d’Italia 2025 di MotoGP si è disputato in un periodo generalmente adibito agli esami, siano essi di maturità o della scuola media (quella della vita, invece, non finiscono mai). Dunque, il tema dei promossi e bocciati è estremamente pertinente alle giornate correnti.
PROMOSSI
MARQUEZ Marc (Ducati) – Ha imposto la sua legge, conquistando l’iconografico successo numero 93 nella pista di casa dell’azienda alla quale ha fortemente voluto legarsi per tornare al vertice. Non vinceva al Mugello da 11 anni e basta questo dato a sottolineare l’eccezionalità della sua performance. Ormai è palese, il Mondiale può perderlo solo nel caso di imprevisti. Perché se vince come ha vinto anche in un circuito mai veramente amato, significa che sul piano agonistico non c’è storia.
DI GIANNANTONIO Fabio (Ducati VR46) – La miglior gara della stagione, anche superiore a quella di Austin, dove il podio arrivò (anche) grazie alla caduta di Marquez. Al Mugello, dove si è sempre trovato bene, invece lo azzanna con le sue forze, andando vicino alla piazza d’onore. Un mastino. Non sarà un fenomeno, ma è un pilota che in MotoGP fa la sua figura; e la sta facendo. Attenzione a lui per il proseguo della stagione, perché quando trova fiducia, diventa un habitué delle posizioni di vertice.
FERNANDEZ Raul (Aprilia) – È giusto sottolineare la grande prestazione dello spagnolo del Team Trackhouse. È in MotoGP da quattro anni e di lui si parla molto poco. D’altronde, non ha mai ottenuto risultati eclatanti. Il settimo posto di ieri è uno dei piazzamenti migliori della carriera, giunto al termine di un weekend convincente (è entrato in zona punti anche nella Sprint, per la prima volta in stagione).
BOCCIATI
BAGNAIA Francesco (Ducati) – Il Mugello rappresentava la proverbiale redde rationem. Perché è una delle “sue” piste ed è un tracciato dove Marc Marquez ha storicamente raccolto poco. Il responso della pista è stato chiaro. Fosse stata una partita di calcio, sarebbe un secco 0-2 patito in casa. Le sue dichiarazioni post-gara, poi, sono inquietanti. Sanno tanto di resa, forse fin troppo anticipata.
MORBIDELLI Franco (Ducati VR46) – Il podio avrebbe potuto essere alla sua portata, ma ne combina di tutti i colori. Scaraventa Viñales fuori gara, si becca una penalità, la sconta male e deve rifarla. Ciononostante arriva comunque sesto e realizza il giro veloce, a dimostrazione di quanto fosse alto il potenziale non sfruttato.
BASTIANINI Enea (KTM Tech3) – Ormai è come sparare sulla croce rossa. È in piena crisi ed è l’ombra di sé stesso. Se sulla RC16 proprio non si trova, allora tanto vale guardarsi attorno e cercare una soluzione alternativa già per il 2026, perché il rischio è quello di perdere un altro anno.