Vasseur si rammarica: “C’è frustrazione, Leclerc era davanti a Russell. La gara? Possiamo superare…”
Frederic Vasseur prova a mantenere il suo solito ottimismo al termine delle qualifiche del Gran Premio del Canada, decimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2025. Sul tracciato di Montreal, intitolato a Gilles Villeneuve, la scuderia del Cavallino Rampante chiude, per l’ennesima volta, senza grossi sorrisi. Lewis Hamilton quinto e Charles Leclerc ottavo non sono esattamente il risultato che si aspettava la scuderia di Maranello. Complicando anche i piani in vista della gara di domani.
Come sono andate le cose sulla pista del Quebec? La pole position è stata fissata proprio dal pilota della Mercedes con il tempo di 1:10.899 precedendo Max Verstappen per 160 millesimi. Terza posizione per Oscar Piastri a 221 millesimi, quarta per Andrea Kimi Antonelli a 492 millesimi. Quinto tempo per la prima Ferrari, quella di Lewis Hamilton a 627 millesimi, sesto Fernando Alonso a 687 settimo Lando Norris a 726, quindi ottavo Charles Leclerc a 783. Nono Isack Hadjar a 968 millesimi, quindi completa la top10 Alexander Albon a 1.008.
Al termine delle qualifiche del GP del Canada, il team principal della Ferrari ha analizzato quanto avvenuto in pista ai microfoni di Sky Sport: “Peccato per Charles, davvero. Fino al momento del suo errore nella chicane 5-6 stava procedendo un decimo più veloce di George Russell. Vedere un ritmo simile e chiudere ottavo è davvero una beffa. Credo anche che trovarsi un pilota (Hadjar ndr) poco più avanti lo abbia potuto distrarre e portare all’errore. Ad ogni modo proviamo a prendere i lati positivi di questa sessione.
Frederic Vasseur prosegue nel suo racconto, concentrandosi anche su quanto avverrà nella gara di domani (il via alle ore 20.oo italiane): “Siamo partiti nella Q3 con gomme nuove e abbiamo avuto risposte importanti. Peccato perchè potevamo fare di più. Lewis Hamilton ha chiuso quinto e ha messo in mostra una buona guida. Domani dobbiamo mettere tutto assieme. A Montreal si sorpassa per cui tutto può accadere. A livello di ritmo siamo messi bene e lo abbiamo visto anche nelle simulazioni di ieri e oggi”.