Azzurri a corrente alternata, la Francia delle riserve ne approfitta: 3-1 e prima sconfitta dell’Italia in VNL
L’impressione è che, in questa fase storica del volley, sette francesi messi a caso dall’altra parte della rete bastino per mandare a picco l’Italia. Non erano esattamente piazzati a caso i francesi che hanno demolito l’Italia questa notte nella terza sfida degli azzurri in VNL, perchè la Francia sa esprimere giocatori di ottimo livello anche senza attingere ai titolari e lo ha dimostrato battendo 3-1 l’Italia a Quebec City. Per l’Italia si tratta della prima sconfitta del cammino: Francia più lucida, continua e concreta nei momenti chiave. Un risultato amaro per la squadra di Ferdinando De Giorgi, che ha pagato a caro prezzo una ricezione fallosa e troppe discontinuità in tutti i fondamentali.
Il primo set è stato tutto di marca francese. La squadra di Andrea Giani ha spinto forte al servizio, mettendo immediatamente in crisi la ricezione italiana. Clevenot, Henno, Faure e Huetz hanno fatto la voce grossa, mentre gli azzurri sono rimasti invischiati in una rotazione bloccata e in difficoltà sia in cambio palla sia nella costruzione del gioco. Il muro di Huetz ha chiuso il parziale sul 25-18, fotografia di una frazione dominata in lungo e in largo dai transalpini.
Nel secondo set si è vista un’Italia più combattiva: Giannelli ha provato a variare maggiormente il gioco, Porro e Sani hanno acceso qualche fiammata, e il ritorno in campo dopo le difficoltà del primo set di Romanò ha dato più consistenza all’attacco. L’Italia ha avuto anche il merito di rientrare da un passivo importante fino al 21 pari, ma nei momenti decisivi la Francia ha ritrovato ordine e concretezza. Clevenot ha messo giù palloni pesanti e Gueye ha murato con efficacia. Il set si è chiuso 25-22 con l’Italia ancora in affanno in ricezione e poco incisiva a muro.
Nel terzo parziale l’Italia ha finalmente trovato ritmo. Il servizio ha funzionato meglio (ace di Romanò, Porro e Sani), la Francia ha calato l’intensità in battuta e il gioco azzurro si è fatto più fluido. Romanò e Sani sono diventati protagonisti in attacco, Porro ha ritrovato brillantezza anche in pipe, e il muro ha finalmente cominciato a incidere. L’Italia ha preso il largo con un break importante (15-10) e ha chiuso 25-19, accorciando le distanze con convinzione.
Il quarto set è stato il più combattuto ed equilibrato del match. Le due squadre hanno battagliato punto a punto, con l’Italia che ha provato l’allungo sul 21-19 grazie a Romanò e Gargiulo. Ma la Francia, trascinata da un monumentale Clevenot in attacco e difesa, è riuscita a rientrare. Porro ha messo a segno un ace per il 23-22, ma gli azzurri si sono ritrovati di nuovo sotto e dopo aver annullato un set ball, hanno ceduto 24-26 con un ace del giovane regista Tizi-Oualou, decisivo nel finale e autore di una prova maiuscola.
Porro è stato il top scorer azzurro con 18 punti, seguito da Romanò (17), autore di una grande rimonta personale dopo un primo set opaco, e da un continuo Sani (16). Per la Francia, Faure ha chiuso con 13 punti, Clevenot e Huetz 12, Gueye 10. Applausi per Tizi-Oualou, giovanissimo palleggiatore di Modena, che ha gestito al meglio la regia e siglato anche l’ace finale.
Una sconfitta che fa male, soprattutto per come è maturata: la Francia, pur con tante riserve in campo, ha mostrato maggiore solidità mentale e lucidità nelle fasi calde del match. L’Italia ha alternato buoni momenti a passaggi a vuoto, con una ricezione spesso traballante e un muro poco incisivo fino al terzo set. Giannelli è apparso sottotono, probabilmente condizionato dalla ricezione negativa e dalla pressione costante.