Basket: Cantù torna in Serie A dopo quattro anni, Rimini sconfitta nella finale promozione
Una gara-3 letteralmente infuocata fino alla fine consegna all’Acqua S.Bernardo Cantù la promozione dalla Serie A2 alla Serie A 2025-2026. Gli ultimi, roventi 40 minuti della finale per l’approdo nel massimo campionato finiscono con il punteggio di 85-80 a favore del club canturino sulla Rivierabanca Basket Rimini.
In realtà, la partita è viva e per larghi tratti gli ospiti sono anche avanti, poi un parziale di 20-3 con un grande Grant Basile (24 punti) ribalta tutto, prima degli ultimi 30 secondi infuocati. Da una rubata di Riismaa energica (anche troppo, secondo Marini e tutta la panchina riminese) nasce il contropiede con la transizione e l’antisportivo di Robinson: espulsi prima Marini e poi coach Sandro Dell’Agnello, vari liberi e serie finita lì, dopo il 64-76 di gara-1 e l’82-86 di gara-2.
Una stagione, quella canturina, iniziata con il terzo posto in stagione regolare proprio dietro Rimini e dietro anche a Udine, che ha conquistato la promozione diretta senza passare dai playoff. Nella postseason scontro durissimo per l’Acqua S.Bernardo contro la Fortitudo Bologna: un 3-2 dal quale nasce il 3-0 contro una delle maggiori, anzi forse la maggiore, sorpresa del campionato, la Real Sebastiani Rieti. E infine quest’ultimo atto contro Rimini.
Finiscono così quattro anni in cui le squadre, per quanto fossero state forti, non riuscivano a trovare quell’ultimo passo capace di valere la promozione. Finale nelle annate 2021-2022 e 2023-2024, semifinale in quella 2022-2023, ma mai il balzo decisivo, neppure nelle competizioni di inizio e metà stagione. Stavolta, però, la situazione è cambiata radicalmente già a metà strada, con la Coppa Italia di A2 portata a casa al PalaDozza di Bologna.
Poi la strada del ritorno là dove arrivarono i tre scudetti, lontani sì nel tempo (1968, 1975 e 1981), ma molto più che ben ricordati da un popolo che per 12 anni, tra 3 Coppe Korac (più una quarta nel 1991), quattro Coppe delle Coppe, 2 Coppe Intercontinentali e 2 Coppe dei Campioni (futura Eurolega) tra il 1973 e il 1983, ha semplicemente fatto tremare l’Europa.
Il tutto sotto la guida di un uomo, Nicola Brienza, che di Cantù è, e che la sente come pochissimi. Presente fin dalle giovanili, ha vissuto anni altrove, tra Lugano, Capo d’Orlando, Trento e Pistoia, ma bene o male l’aria di casa l’ha sempre ritrovata. E, finalmente, ha potuto vivere la propria prima stagione completa da head coach. Quella della scalata. A fargli da vice Michele Carrea, un altro che sa cosa significa esperienza, e Mattia Costacurta.
Questo il roster della squadra, di esperienza importantissima per la categoria: Myles Mack, Fabio Valentini, Filippo Baldi Rossi, Riccardo Moraschini, Andrea De Nicolao, Matteo Piccoli, Grant Basile, Dustin Hogue, Joonas Riismaa, Tyrus McGee, Luca Possamai, Leonardo Okeke.