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Quante sono le bandiere LGBTQIA+ e cosa significano?

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Le bandiere LGBTQIA+ sono tante, tantissime, e spesso è difficile riuscire a elencarle tutte quante. Eppure è necessario provarci, in quanto le bandiere che ogni anno vediamo sfilare al Pride della nostra città hanno un valore immenso: simboleggiare l’esistenza di una comunità.

Qualsiasi vessillo infatti riflette l’appartenenza a un’identità, a un gruppo, a una comunità fatta di persone e individui che chiedono solamente di essere riconosciuti come tali, senza prevaricazioni e discriminazioni. Ed è per questo che è fondamentale conoscerne il significato, che poi è quello dell’orgoglio di appartenere a quella determinata comunità per la quale si sventola una specifica bandiera.

Perché ci sono così tante bandiere LGBTQ+?

La comunità LGBTQIA+ è composta da numerose identità, e la bandiera è il simbolo per eccellenza di rappresentanza e per evidenziare al mondo la propria esistenza. Inoltre, grazie ai social media, il numero di vessilli è aumentato in maniera significativa, permettendo a tante persone di riconoscersi in un particolare gruppo.

Oggigiorno inoltre viviamo in tempi in cui l’inclusione e il senso di appartenenza sono valori ricercati da tutti gli individui, e questo ha contribuito alla realizzazione di bandiere che potessero esprimere il desiderio di esser riconosciuti da parte di tutti i gruppi esistenti.

Bandiera arcobaleno di Gilbert Baker

La bandiera della comunità LGBTQ+ più nota è quella arcobaleno. Ispirata al testo “Over the rainbow” di Judy Garland, questa versione fu realizzata nel 1978 dall’artista Gilbert Bark, su richiesta di Harvey Milik, attivista e uno dei primi funzionari eletti apertamente gay negli Stati Uniti d’America. La sua prima apparizione risale al San Francisco Gay Freedom Day del giugno 1978.

Questo vessillo presenta otto fasce di colore, tutte con un significato preciso:

  • rosa: il sesso
  • rosso: la vita
  • arancione: la guarigione
  • giallo: la luce del sole
  • verde: la natura
  • turchese: la magia e l’arte
  • blu: la serenità
  • viola: lo spirito delle persone LGBTQ+

Tradizionale bandiera dell’orgoglio Pride

Un’altra bandiera nacque dopo l’assassinio di Milik, avvenuto nel 1978. Nel dettaglio, venne ridotto il numero di colori presente sulla classica bandiera arcobaleno.

Il motivo? Era molto difficile reperire materiale per la produzione del rosa shocking e del turchese, di fronte a una richiesta di bandiere che era aumentata proprio a seguito della morte di Milik. Per cui questi due elementi sparirono, e rimase la bandiera arcobaleno così come la conosciamo oggi.

Bandiera del Philadelphia Pride

Nel corso degli anni la bandiera arcobaleno ha subìto ulteriori modifiche per svariati motivi. Ad esempio nel 2017 il Philadelphia Pride introdusse una nuova variante di questo vessillo, con l’aiuto del Consiglio Comunale che fece aggiungere i colori nero e marrone per includere anche la comunità queer nera e chi aveva dato il proprio contributo a questi movimento.

Bandiera Progress Pride Flag

Un’altra variante della bandiera arcobaleno invece risale al 2018, a opera di Daniel Quasar, che volle evolvere il vessillo proposto dal Philadelphia Pride, riprendendo il vessillo a sei strisce e includendo anche una freccia sulla parte sinistra che punta verso destra, a simboleggiare un movimento che va avanti.

Anche in questo caso sono presi i colori nero e marrone, come rappresentazione della comunità queer nera, ma anche i colori bianco, rosa e azzurro, che vogliono rappresentare le persone transgender, le persone con HIV e chi è morto per difendere i diritti di queste comunità.

Bandiera Intersex-Inclusive Progress Pride

E ancora, un’altra variazione della bandiera arcobaleno include stavolta una variazione del vessillo visto precedentemente: di fatto nella Intersex-Inclusive Progress Pride troviamo che parte del bianco viene riempita da un colore giallo e un cerchio viola, in rappresentanza della comunità intersessuale.

Questa bandiera nacque nel 2021 con il contributo di Valentino Vecchietti di Intersex Equality Rights UK. Il dettaglio interessante è che il simbolo del cerchio rappresenta il concetto di essere integri e completi, oltre a identificare il diritto delle persone intersessuali di prendere liberamente decisioni sul proprio corpo.

Bandiera dell’orgoglio queer

La bandiera queer fu creata nel 2015 e vuole rappresentare tutti gli aspetti dell’omosessualità. Anche in questo caso a ogni colore viene associato un significato:

  • rosa e blu rappresentano l’attrazione per lo stesso genere;
  • arancione e verde rappresentano le persone non binarie e quelle che non si conformano come individui di genere;
  • bianche e nere rappresentano asessualità, aromanticismo e comunità agender.

Bandiera per l’orgoglio bisessuale

Nel 1998 nacque la bandiera per l’orgoglio bisessuale ad opera di Michael Page. Questa bandiera è formata solo da tre bande, tutte di colore diverso e con un significato specifico:

  • il rosa rappresentare l’attrazione bisessuale per lo stesso genere;
  • il blu rappresenta l’attrazione per il sesso opposto;
  • il viola rappresenta l’attrazione per entrambi i sessi.

Bandiera per l’orgoglio transgender

La prima apparizione di questa bandiera fu nel 2000 al Pride di Phoenix, in Arizona, e fu realizzata da Monica Helms. In questo caso troviamo cinque strisce e tre colori:

  • l’azzurro indica il sesso maschile
  • il rosa indica il sesso femminile
  • il bianco centrale indica chi sente di avere un genere neutro o indefinito e sta attraversando la transizione

Bandiera dell’orgoglio intersessuale

Nel 2013 l’Organization Intersex International Australia realizzò la bandiera intersessuale con l’obiettivo di superare i colori di genere (blu e rosa) e provare a usare tinte più neutre, come appunto il giallo e il viola.

Invece il simbolo del cerchio rappresenta il concetto di essere integri e completi, oltre a identificare il diritto delle persone intersessuali di prendere liberamente decisioni sul proprio corpo.

Bandiera dell’orgoglio asessuale

La bandiera dell’orgoglio asessuale fu realizzata nel 2010 da un utente di Asexuality Visibility and Education Network, tale Standup, che compose un vessilo composto da quattro strisce e altrettanti colori:

  • il colore nero rappresenta l’asessualità
  • il colore grigio rappresenta l’asessualità grigia e la demisessualità
  • il colore bianco rappresenta i partner e gli alleati non asessuali
  • il colore viola rappresenta la comunità asessuale

Bandiera della comunità di genere non-binario

Questa bandiera fu realizzata dall’attivista Kyle Rowan nel 2014 e rappresenta le persone che non si riconoscono nel binarismo di genere uomo/donna e non solo. Più in particolare:

  • il colore giallo rappresenta chi si identifica fuori dal generi binario
  • il colore bianco rappresenta le persone non-binarie con multipli generi
  • il colore viola identifica chi si sente rappresentato sia dal genere femminile che quello maschile
  • il colore nero rappresenta gli individui senza genere (agender)

Bandiera dell’orgoglio pansessuale

Nel 2013 Gilbert Baker ha dato vita a questa bandiera con tre strisce e altrettanti colori rappresentativi. In particolare:

  • il colore magenta simboleggia l’attrazione per chi si identifica con lo spettro femminile
  • il colore ciano simboleggia l’attrazione per chi si identifica con lo spettro maschile
  • il colore giallo simboleggia le persone di genere non-binario, androgini o agender.

Bandiera dell’orgoglio genderqueer

Questa bandiera fu creata da Marilyn Roxie e contiene tre colori diversi:

  • verde rappresenta chi si identifica fuori dal binarismo maschile/femminile
  • banco per chi si rappresenta con l’agender e la neutralità di genere
  • viola per chi si rappresenta in un genere a cavallo tra quello maschile e quello femminile

Bandiera dell’orgoglio genderfluid

In questo caso abbiamo sei colori:

  • il rosa rappresenta la femminilità
  • il bianco la mancanza di genere
  • il viola il mix di generi o l’androginia
  • il nero rappresenta tutti i generi
  • il blu la mascolinità

Bandiera dell’orgoglio androgino

Una bandiera che, rispetto alle altre, presenta le strisce verticali è quella per l’orgoglio androgino. Al suo interno troviamo tre colori:

  • rosa rappresenta la femminilità
  • blu rappresenta la mascolinità
  • viola invece rappresenta il mix tra mascolinità e femminilità

Bandiera dell’orgoglio pangender

Nel caso della bandiera dell’orgoglio pangender abbiamo:

  • il giallo che rappresenta tutti i generi non identificabili come maschile/femminil
  • il rosa che rappresenta la transizione
  • il lilla che rappresenta la combinazione tra maschile e femminile
  • il bianco che rappresenta la miscela di generi

Bandiera dell’orgoglio lesbico

La bandiera dell’orgoglio lesbico è stata introdotta nel 2018 e presenta diverse tonalità di rosso, arancione e rosa, e ognuna di esse rappresenta le diverse tipologie di femminilità della comunità lesbica.

Bandiera delle femministe lesbiche

In questo caso la bandiera è molto particolare, poiché presenta il simbolo dell’ascia bipenne, arma associata alla civiltà matriarcale e oggi simbolo di forza femminista. Invece nell’epoca fascista il triangolo nero rovesciato rappresentava le donne considerate asociali, tra cui le lesbiche. Oggi viene usato come simbolo di resistenza e memoria. Infine il colore viola è associato al femminismo e alla lotta per i diritti delle donne.

Fonti:

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