L’amarezza di Panatta: “Ci siamo rimasti male. Sinner ha aspettato quel paio di punti: se l’avesse aggredito…”
Nel corso del podcast “La Telefonata” è intervenuto Adriano Panatta, per analizzare la finale del Roland Garros, che ha riservato l’epilogo amaro della rimonta vincente dello spagnolo Carlos Alcaraz nei confronti di Jannik Sinner, il quale era avanti di due set, ha avuto tre championship point, e poi ha anche servito per il titolo.
L’amarezza di Panatta: “Siamo rimasti tutti male, però quante partite così si sono viste. Siamo rimasti tutti un po’ male, perché io non pensavo mai che Alcaraz potesse rimontare, però la magia, delle volte, quando ti si gira contro, poi diventa un problema“.
Le occasioni mancate sui match point e nel game seguente: “Sinner ha aspettato, era un fatto un po’ mentale, perché ha visto Alcaraz finito e ha aspettato quel paio di punti, e invece doveva aggredirlo. Se l’avesse aggredito, l’altro avrebbe anche, non dico mollato, perché non molla, però non avrebbe avuto nessuna possibilità“.
L’importanza dell’aspetto mentale: “Io l’avevo anche scritto, l’unico dubbio che avevo era la lunga distanza, dopo le quattro ore diventa una maratona, quasi una rissa, però Sinner ha tenuto anche bene, perché ad un certo punto quando ha recuperato, io pensavo che a quel punto lì Alcaraz avesse un contraccolpo, e invece no“.