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Sinner trova la bestia nera Alcaraz: il passivo inizia a diventare pesante nei precedenti

Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, la finale è servita. Attesa molto, ma molto a lungo, alla fine è arrivata l’attesa sfida all’ultimo atto di uno Slam tra i due. Al Roland Garros ci sarà questa vera e propria primizia, che ormai da troppo tempo gli appassionati reclamavano e che mai, per circostanze controllate dal sorteggio o da altri fattori, si era verificata.

Al momento il conteggio dei precedenti dice 4-7 a favore di Alcaraz (che sarebbe 4-8 se si conta il precedente a livelli inferiori di Alicante 2019, che l’ATP si rifiuta ostinatamente di contare come per tutto ciò che non è di sua competenza o degli Slam o dei tabelloni principali). La prima vera volta fu a Parigi-Bercy 2021, nel campo 1 che era poco più di uno scatolone (non lo vedremo più, quest’anno ci si trasferisce alla Defense). Sinner in scarsa vena, Alcaraz più centrato, fu 7-6(1) 7-5 per lui.

Jannik rispose nel 2022 a Wimbledon, in un bell’ottavo giocato sul Centre Court e finito 6-1 6-4 6-7(8) 6-3, quindi, sulla terra di Umago, piazzò un 6-7(5) 6-1 6-1 che, per quell’anno, fu tra le sue performance migliori. Come lo fu il quarto degli US Open, solo che stavolta il murciano rimontò con match point contro e finì 6-3 6-7(7) 6-7(0) 7-5 6-3 in una giornata che l’azzurro ha ricordato abbastanza a lungo.

Nel 2023 successo di Alcaraz in semifinale a Indian Wells per 7-6(4) 6-3, con risposta (e punto d’altissima quota, ma che Sinner odia ricordare: perse il game) a Miami in stile 6-7(4) 6-4 6-2. A Pechino il 7-6(4) 6-1 che fece invece parte dell’inizio del percorso dell’altoatesino verso quello che sarebbe diventata la scalata al numero 1 del mondo.

Il 2024 è stato particolare: tre incontri ufficiali, tre vittorie di Alcaraz: 1-6 6-3 6-2 in semifinale a Indian Wells, 2-6 6-3 3-6 6-4 6-3 al Roland Garros (e con uno smash che Sinner ha avuto per qualche giorno in testa), 6-7(6) 6-4 7-6(3) in finale a Pechino, dopo punti estremamente pirotecnici. In mezzo, il confronto non ufficiale al Six Kings Slam, vinto da Sinner 6-7 6-3 6-3 (per cui di fatto è una specie di 5-8 mascherato).

Nel 2025, finale a Roma. La prima volta di Sinner dopo lo stop contro un Alcaraz che aveva ottenuto vittoria a Montecarlo e finale a Barcellona. 7-6(5) 6-1 per il murciano dopo due set point per l’azzurro nel primo set, ma è chiaro che tra Roma e Roland Garros è passato in mezzo di tutto, già solo in tre settimane. Al termine delle quali saranno ancora loro a sfidarsi. E potrà essere ancora molto, molto tesa. Del resto, negli Slam, sempre quattro o cinque set ci hanno messo.

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