Squeo senza speranze contro Opetaia? Le quote dei bookmakers per le scommesse. Ma la boxe è imprevedibile…
Che il compito di Claudio Squeo sia particolarmente complesso è cosa nota. Del resto, da numero 14 delle liste IBF, cercare il titolo mondiale contro Jai Opetaia nei pesi cruiser, con l’australiano che si sente in missione per unificare tutte le cinture della categoria, è impresa davvero ardua.
Ma ciò che fa impressione riguarda il dato dei bookmakers. Le agenzie di scommesse, infatti, sono davvero molto severe con il pugile italiano, al quale è accordato un margine davvero minimo di speranze. Anzi, secondo molti è praticamente inutile, nei fatti, scommettere su Opetaia.
Questo perché, ai dati aggiornati alla sera del 6 giugno in Italia, l’australiano ha davvero delle quote che inviterebbero ben pochi scommettitori: 1.02 volte la posta per LeeVegas e 1 (cioè di fatto il nulla) per William Hill, che invece paga 21 Squeo (17 per l’altra agenzia citata); pareggio dato rispettivamente a 34 e a 31.
In generale, anche considerando altri operatori da qualsiasi parte del mondo, ovunque la situazione suona quasi disperata per Squeo. Eppure la storia del pugilato mondiale, da Buster Douglas contro Mike Tyson in giù, è strapiena di casi in cui lo sfavorito ha poi vinto. Certo, quello di Douglas è forse uno dei casi più estremi (oltre 40 volte la posta), ma in linea generale a volte accade. E di recente è capitato, basti vedere Andy Ruiz Jr. contro Anthony Joshua, non molto prima che venisse Oleksandr Usyk e si prendesse tutta la scena.