Novak Djokovic: “Forse è stato il mio ultimo match a Parigi. Sinner ha mostrato perché è il numero 1”
E se questa fosse l’ultima volta di Novak Djokovic al Roland Garros? Il serbo, dopo la semifinale persa contro Jannik Sinner, lascia trasparire questa possibilità all’interno della conferenza stampa con la quale ha salutato Parigi, dove era imbattuto dalla sconfitta contro Nadal nel 2022.
Queste le sue prime parole: “Ho un senso di gratitudine per il tipo di supporto che ho ricevuto stanotte. Incredibile. Non credo di averlo mai ricevuto così grande in questo stadio nella mia carriera, nei big match contro i migliori del mondo. Perciò sono molto onorato. Non sono felicissimo, del resto ho perso, ma ho provato a mostrare la mia gratitudine al pubblico, perché sono stati grandiosi nei momenti in cui sembrava andare tutto dalla parte di Sinner, mi hanno fatto rialzare e incoraggiato e dato forza per continuare e lottare fino all’ultima palla, cosa che ho fatto. Congratulazioni a Jannik per un’altra ottima e solida performance. Penso che mentalmente meriti enorme credito per esser rimasto lì nei momenti in cui tutto lo stadio cantava, ed era sotto di set point, e ha trovato il modo per tirare ottimi colpi. Ha mostrato perché è il numero 1 al mondo. Era troppo solido stasera“.
E poi sgancia la dichiarazione che fa il giro del mondo: “Potrebbe essere stato il mio ultimo match giocato qui, per cui non so se ci sarò il prossimo anno. Per questo sono stato un po’ più emozionale alla fine. Ma se questo è stato il match d’addio al Roland Garros in carriera, è stato meraviglioso per atmosfera e quel che ho avuto dalla folla“. Più avanti: “Ho detto potrebbe essere, non è, il mio ultimo match. 12 mesi a questo punto della mia carriera sono tanti. Spero di giocare ancora? Sì. Ma sarò in grado tra 12 mesi? Non lo so“.
A domanda specifica su da quanto si è sentito sapendo che potrebbe essere l’ultima volta: “Non tanto. In realtà non so cosa porterà il domani a questo punto della mia carriera. Devo andare avanti. Chiaramente ora c’è Wimbledon, il torneo preferito della mia gioventù. Farò tutto il possibile per essere pronto. Le mie migliori chance penso siano qui e forse in Australia per vincere uno Slam. Devo però dire di essere orgoglioso dello sforzo in questo torneo, contando che non ero in gran forma quando ci ero entrato. Lui però è stato troppo bravo per me oggi. Ho avuto chance nel terzo set, i set point. Ho avuto un dritto, l’ho colpito e l’ho sbagliato. Questo è ciò che portano questi giocatori, come Sinner e Alcaraz in particolare, sul campo: mettono pressione, sono costantemente su di te e la incrementano andando avanti. Quando ci sono opportunità sono molto rare, il che ti rende più ansioso, e vuoi andare per il colpo o qualcosa di simile. Questo è ciò che è accaduto e ho sbagliato. Penso sia buono non aver preso un 6-0 o un 6-1 da Sinner qui stanotte. Ne ha distribuiti un bel po’ nel torneo (sorride). Per livello di tennis sono stati tre set tirati. Il secondo e ancor più il terzo potevano girare dalla mia parte, per uno o due punti, ma ha meritato di vincere. Mi sono sentito sempre sotto pressione, non mi ha concesso di avere tempo di girare attorno alla palla. Era sempre sulla linea, costringendomi in difesa. Ecco perché è il numero 1 al mondo. Gli auguro il meglio della finale. Sarà fantastico con Carlos, i migliori due giocatori al momento“.
E su Wimbledon e gestione del calendario: “Al momento rimango con il piano che ho già, che è giocare gli Slam. Questi tornei sono priorità nel mio calendario. Wimbledon e US Open sono nei piani. Voglio giocarli, per il resto non c’è niente di sicuro“.
E poi ci sono anche diversi complimenti per Sinner: “Come ho detto, è il tipo di giocatore a cui piace giocare su un ritmo alto per tutto il match, è molto fisico. Sta benissimo e colpisce la palla straordinariamente bene. Sembra sempre avere un bel timing. Di rado è sbilanciato, e gioca il tennis della sua vita. Dovunque tu ci giochi contro, su ogni superficie, sai che dovrai tenere quel ritmo per tutto il tempo. Non è che mi dispiaccia, perché mi mantiene attento dall’inizio. Nel primo set era chiaramente migliore. Ed è stato vicino, 6-4. Nel secondo ho avuto palle break, è stato break e controbreak. Ha servito per il set. Sono rientrato, ma lui lo ha vinto meritatamente. Nel terzo ho giocato forse il miglior tennis del match. Ero più vicino a vincerlo. Nei momenti importanti è entrato con la giusta mentalità e il giusto piano, e devi fargli le congratulazioni. Oggi è stato decisamente il miglior giocatore. Ho perso tre set a zero, ma penso di averlo fatto faticare. L’ho fatto lavorare fino all’ultimo punto, non volevo mollare specialmente in una semifinale Slam. Ho fatto il possibile. Questo è lo sport. Devi stringere la mano al miglior giocatore“.
Sul paragone tra Sinner e Djokovic per stile di gioco: “Quando ero al massimo giocavo anche veloce tutto il tempo. Lui però è diverso, non comparerei i nostri stili di gioco. Lui è unico nella sua maniera. Ho giocato meglio? No, perché ho perso. Avessi vinto, allora sì, ma ho perso. Sapete, con Zverev pensavo di avere un po’ più di tempo per colpire da fondo, per provare diverse tattiche, più tempo sulla palla. Con Jannik no. Zero tempo. Devi essere sempre al massimo. Credo di esser stato a un bel livello. Alcune volte molto alto, ma lo aveva anche lui. Ha avuto un livello migliore del mio stasera“.
Sul problema alla coscia: “Mi ha tormentato un po’ per tutto il torneo in alcuni match lunghi. Problema muscolare, aveva bisogno di un occhio e ci si è lavorato su. Ma più vai avanti e più fisicamente i match sono stancanti, e quindi più peggiori il problema in un senso. Ma non mi ha dato così tanti problemi. Non è che sia stato un danno al mio gioco. Potevo ancora muovermi quasi al 100%. Non gli darei troppa attenzione“.
Comparazione Sinner-Alcaraz come Djokovic-Federer-Nadal: “Adesso è difficile, perché dovrebbero giocare non stop per 10 anni e più per far parte della discussione (ride). Sono però ottimi per il tennis. La loro rivalità ò qualcosa di cui abbiamo bisogno. Il modo in cui giocano e approcciano la vita del tennis è ottimo, penso che avranno carriere di grande successo nei prossimi anni. Li vedremo alzare i grandi trofei parecchie volte“.