Dopo le vittorie di Novara e Modena, la Germania ci riprova: ma l’Italia della VNL fa sul serio
La Germania si presenta con un volto ormai consolidato, simile a quello visto nelle scorse settimane. Diversa, invece, è la situazione dell’Italia, che ha modificato sensibilmente il proprio assetto e ora si propone con una formazione molto più solida rispetto a quella sperimentale vista a Novara e Modena, dove le tedesche erano riuscite a imporsi due volte su tre. A Rio, l’approccio azzurro è ben più deciso: poche rotazioni, idee chiare e la voglia di iniziare forte questo primo ciclo di partite, che sarà fondamentale per costruire una classifica serena in vista della Final Eight di Lodz.
La sfida con la Germania arriva subito dopo l’impegno con gli Stati Uniti, squadra vice-campione olimpica ma in campo con molte seconde linee. Per Sylla e compagne, sarà quindi un banco di prova interessante, anche dal punto di vista fisico, perché in questa fase della stagione nessuna squadra è ancora abituata ai ritmi serrati delle competizioni internazionali. Giocare con poco recupero può rivelarsi insidioso, anche per l’Italia, che dovrà gestire bene le proprie energie per evitare cali nelle fasi decisive.
Dal punto di vista tecnico e tattico, le amichevoli delle scorse settimane hanno confermato che la Germania è un’avversaria scomoda in tutti i fondamentali: una squadra da mettere sotto pressione in ricezione e da controllare con attenzione a muro, soprattutto sulle centrali e su Lina Alsmeier, autentico riferimento offensivo del gruppo.
Il lavoro di Giulio Bregoli sulla panchina tedesca sta dando segnali incoraggianti: la squadra alterna momenti di brillantezza a passaggi a vuoto, cosa prevedibile in un progetto che punta a lungo termine. Il roster tedesco mescola elementi di esperienza, molti dei quali già noti al pubblico italiano, con giovani promettenti che, pur mancando di rodaggio a livello internazionale, hanno dimostrato margini di crescita importanti nelle prime uscite.
Giulio Bregoli ha chiamato in cabina di regia la nuova alzatrice di San Giovanni in Marignano Sarah Straube, 23 anni, proveniente dal Dresdner SC 1898. Al suo fianco in regia c’è Corina Glaab, ex Stoccarda, lo scorso anno in Francia al Terville-Florange OC e dalla prossima stagione di nuovo in patria nelle Ladies in Black Aachen. Le opposte sono l’opposta del Trento Emilia Weske, 24 anni, e Lena Kindermann, lo scorso anno in Francia al Pais d’Aix Venelles e il prossimo anno sempre nel massimo campionato transalpino nel Levallois Paris Saint-Cloud.
Le centrali sono Marie Schölzel, giocatrice reduce dalla controversa stagione a Roma con la vittoria nella Challenge Cup e la contemporanea retrocessione in A2 e il conseguente addio della tedesca che potrebbe andare in Giappone, Anastasia Cekulaev, lo scorso anno in serie A1 con la maglia di Perugia, Camilla Weitzel, in Italia dal 2021, prima a Chieri, poi lo scorso anno a Vallefoglia e dalla prossima stagione a Scandicci a prendere il posto lasciato vacante da Carol, e Monique Strubbe, ex Dresdner e Stoccarda e dallo scorso anno punto di forza di Bergamo dove resterà anche la prossima stagione.
In banda giocano Antonia Stautz, dallo scorso anno titolare nello Stuttgart, Maria Tabacuks, ex Cannes e Le Cannet e da quest’anno alla Oregon University negli States, Lina Alsmeier, punto di forza del Novara dove resterà anche nella prossima stagione, e la giovane figlia d’arte Leana Grozer in forza al SSC Palmberg Schwerin. I liberi sono Annie Cesar, 28 anni, nella Lega statunitense con la maglia dell’LOVB Omaha e Anna Pogany, dallo scorso anno all’LOVB Houston.