Monaco diretto: “Tiafoe rosicone, per Musetti multa salata. Le partite prima di Sinner-Alcaraz sono esibizioni”
Appuntamento quotidiano sul canale YouTube di OA Sport con TennisMania, il programma condotto da Dario Puppo, Massimiliano Ambesi e Guido Monaco. Una giornata quella di ieri caratterizzata dalla semifinale raggiunta al Roland Garros da parte di Lorenzo Musetti, che affronterà uno scatenato Carlos Alcaraz, che ha lasciato appena cinque game a Paul. Quest’oggi invece toccherà a Jannik Sinner contro Alexander Bublik e poi c’è pure la super sfida tra Novak Djokovic ed Alexander Zverev.
A tenere banco nella giornata di ieri anche la questione sulla possibile squalifica di Lorenzo Musetti, reo di aver colpito con una pallina una giudice di linea, ovviamente involontariamente. Guido Monaco ha spiegato nel dettaglio l’accaduto, rifacendosi anche a casi passati molto noti e spiegando le differenze tra loro: “Le regole sono giustamente fatte, ma per forza di cosa devono essere interpretate. Non per forza tutte le regole e tutte le leggi sono giuste. Djokovic con un gesto di stizza, non violento, ma comunque con la racchetta, tira indietro una pallina e ha la sfiga che la giudice di linea non guarda e, dopo aver ricevuto la palla sul collo, si spaventa e ha una reazione molto esagerata rispetto al danno procurato. Questo costringe il giudice di sedia e il supervisor alla squalifica. Non si poteva non squalificare Djokovic in quel momento e anche lui aveva capito che non c’era possibilità. Arriviamo alla doppista Kato di due anni e tira una palla a fine game del tutto insignificante dall’altra parte del campo, con la bambina raccattapalle, che non stava guardando, ma riceve una pallina sulla faccina. Un colpo fortuito e decisamente molto lento, anche perchè arrivava da lontano. Anche la bambina scoppia in lacrime, nessuno se ne accorge, manco l’arbitro. Bouzkova e Sorribes Tormo fanno una scena terrificante e costringono praticamente la giudice di sedia a chiamare il supervisor e clamorosamente Kato viene squalificata. Musetti perde il game da 0-30, è nervoso. Il raccattapalle si trova con una palla in mano, una tra i piedi e un’altra che il bambino gli aveva rilanciato. Lui dunque preso dal nervoso, calcia una di queste palline, neanche tanto piano verso una giudice di linea che sta guardando la scena e dunque si accorge e non fa nessuna scena. Musetti prenderà sicuramente una multa pesante, si parla di 50 o 100 mila euro. Obiettivamente, lo direi per tutti, la squalifica sarebbe stata eccessiva, ma ha rischiato veramente tanto”.
Sul comportamento tenuto da Tiafoe in campo e poi anche in conferenza stampa: “Tiafoe in conferenza stampa ha detto delle cavolate. Quando vince fa tutto il giuggiolone, mentre quando perde diventa un rosicone. Ha la stessa sportività di Zverev. Facendo così diventa assolutamente poco credibile”.
Sulle difficoltà emotive di Lorenzo Musetti in un match che valeva moltissimo: “Tartarini ci aveva detto che è cambiato, ma comunque quattro tornei così pesanti, dove arrivi sempre in fondo, ti tolgono tantissime energie nervose. Lui non è che diventato Sinner, non è sempre sotto controllo al 100%. Più facile che un gesto di nervoso così capiti in questo momento. Io in parte lo temevo, non che tirasse una pallina ad un giudice di linea, ma che potesse essere più nervoso o altro. Avevo proprio paura di un crollo nervoso, che non riuscisse a stare ancora lì per tre ore, con tutta l’attenzione. L’altro ad un certo punto dal secondo set in poi si è messo a servire, a rispondere vicino, a creare problemi. Poi chiaro dopo aver vinto il terzo mi sono tranquillizzato”.
Si passa poi alla patita di Alcaraz contro Paul, con Monaco che mette in parallelo la prestazione dello spagnolo con quelle precedenti di Sinner: “Tutto lascia presagire che la loro rivalità diventi predominante nel tennis mondiale. C’è il rischio veramente concreto che le partite prima di questi due acquisiscano un valore quasi di esibizione. Far sembrare uno come Paul quasi uno sparring partner è una cosa che poche volte si è vista nella storia. A differenza ancora di più di Sinner, quando gioca così Alcaraz diventa imbarazzante per l’avversario. Il box di Paul non sapeva cosa dire. Due anni fa per me Alcaraz è stato la versione più alta di sé. Ricordo che per due set aveva dominato Tstisipas, che ai tempi quando lo sfidavi sulla terra rossa era un pericolo. Lo aveva annientato. Era giù successo altre volte. Va ancora più rivalutata la prestazione di Shelton e va ancora presa in considerazione a questo punto anche la prestazione di Sonego contro Shelton, perché si era parlato di mezza delusione, però alla fine il torneo ha detto altro”.
Il giornalista di Eurosport ha poi anche un rimpianto per Jasmine Paolini: “La partita di ieri di Swiatek mi lascia un po’ ancora l’amaro di non aver potuto vedere Paolini contro una Swiatek che ancora non è guarita”.
Sulla sfida tra Djokovic e Zverev: “Io nella partita tra Djokovic e Zverev vorrei che non vincesse nessuno facendo il ragionamento da tifoso becero. A parte gli scherzi avrebbero comunque un sapore entrambe le partite con Sinner. Djokovic è la storia e quindi batterlo avrebbe qualcosa di speciale e la partita sarebbe più sul piano del carisma. A differenza con Zverev ci potrebbe essere più partita su altri piani e lui ha la possibilità di stare sul campo anche per tre o quattro ore”.
In chiusura poi il commento anche sul match che aspetta Sinner contro Bublik: “Io vedo totalmente una disparità tra Sinner e Bublik. Certamente Jannik è il favorito. Potrebbe essere l’ipotesi che magari con un Bublik perfetto al servizio e con tutti i suoi colpi possa magari fare un set o comunque giocarne uno lungo. Non bisogna nemmeno dimenticare che ha battuto Draper, che noi avevamo definito un toro pronto a scatenarsi contro Sinner”.