Monaco provoca: “Sinner ancora più forte di prima. Se non fosse italiano, ci appassionerebbe lo stesso?”
Grande spettacolo al Roland Garros con due azzurri che avanzano fino ai quarti di finale: Lorenzo Musetti e, soprattutto, il numero uno del mondo Jannik Sinner che ieri ha dominato in lungo e in largo a Parigi su Rublev. A parlare della giornata degli ottavi Guido Monaco nella consueta rubrica Tennismania.
Le parole del giornalista di Eurosport: “Sinner ha detto che ha una tempesta dentro di sé, spiega tanto di quanto prova un tennista durante la partita. Anche il più apparentemente freddo e distaccato. Se la tempesta ce l’ha Sinner, immagina gli altri, ad esempio Rublev, cosa possano avere. Per far capire quanto sia difficile sul piano nervoso questo gioco”.
Parlando del match di Sinner: “Bublik ha detto che c’è ancora una partita ed è interpretabile. Nessuno in questo momento, a parte Alcaraz, va in campo con Sinner pensando di avere delle chance. Già prima dello stop era così, ieri abbiamo visto che è addirittura migliorato. È ancora un’altra cosa, sta superando delle dimensioni che già erano quasi irraggiungibili. Si è sempre parlato da quando è arrivato Vagnozzi delle famosissime variazioni. Non sono solo slice, smorzata e volée. Ma anche cambio di altezza, cambio di ritmo, accelerazioni. Il concetto di variazione è decisamente più ampio di così, ieri vedendolo giocare mi è venuto in mente. Anche Rublev ci ha provato, ma con dei limiti. La palla di Sinner sta passando decisamente più alta della rete. Anche il servizio è variazione. Ti muove, ti cuoce, ti può prendere a pallate, serve come pochi e si difende come quasi nessuno. Il pacchetto adesso è impressionante. Ci vuole il miglior Alcaraz, gli altri devono solo sperare che abbia di notte un malore”.
L’avversario di Sinner: “Rublev ieri ha giocato benissimo, ha servito la seconda molto profonda, non può uscire dal campo con rimpianti. E questo dice tutto su questa partita e sul livello di Sinner. Si è visto ieri un distacco davvero netto. Non ha avuto nulla per metterlo in difficoltà”.
Parlando ancora su Sinner e sullo spettacolo in generale: “Quando manca l’equilibrio viene a mancare lo spettacolo. Lui è un ragazzo talmente perfetto. Facciamo un discorso di gusto, stiamo parlando di un fuoriclasse devastante, come se ne vedono sulle dita di una mano. Fatta questa premessa, posso capire chi dice che annoia. Se non fosse italiano, ma fosse francese o svedese, ci saremmo appassionati così tanto di Sinner? Come abbiamo fatto con Federer?”.
La differenza con Musetti: “Giocano due sport diversi in difesa. Uno sta con i piedi sulla riga e arriva dappertutto, l’altro parte da più lontano e riesce a tenere in piedi gli scambi tirando dei candeloni. Siamo su due fortissimi difensori, completamente diversi. Al momento Musetti non può fare partita con Sinner”.
Guardando avanti: “Se Sinner arriva così alla finale io ho i miei dubbi sul fatto che Alcaraz possa riuscire a batterlo, dovrà sudare tantissimo”.
Su Draper: “Non è la prima volta che lo dico. È insieme a Musetti, Rune, Fils, Mensik, Fonseca, tra i nomi che possono avvicinare i migliori. Da parte sua c’è stato un lavoro talmente pesante dal punto di vista fisico che lo ha un po’ imballato. La sua palla non fa così tanto male. Ha grande continuità, un atteggiamento molto determinato. Ha un gap abbastanza pesante nei confronti di Alcaraz e Sinner. Per me deve togliere un po’ di forza. Questo discorso è accentuato soprattutto sulla terra”.
Su Djokovic: “Il gioco di Norrie ha portato la velocità degli scambi ad abbassarsi un pochino. Vedremo presto contro Zverev come se la giocherà. Lui ha capito che non può stare in campo troppo a lungo. Contro Sinner e Alcaraz la vedo grigia, con Zverev con una prestazione d’esperienza può provare anche a superarla. Andare in fondo la vedo grigia”.
Su Musetti: “Sono abbastanza sicuro che salterà Stoccarda, perché ormai con i punti che ha la semifinale non può essere un problema. Deve comunque staccare, lo farà sicuramente, a meno che non abbia un accordo economico”.