I Big-4 riuniti per celebrare Rafa Nadal a Parigi: emozioni sul Philippe Chatrier
Una giornata davvero speciale a Parigi, sul Philippe Chatrier, per celebrare la leggendaria carriera di Rafa Nadal. Indubbiamente, il campione maiorchino, sulla terra rossa francese, ha scritto pagine di storie e quelle 14 vittorie nel Major transalpino sono un marchio di fabbrica di chi ha legato al mattone tritato soprattutto la sua ascesa nell’Olimpico del tennis.
Una cerimonia emozionante in cui i suoi grandi rivali si sono riuniti per tributarli gli onori del caso, ovvero Novak Djokovic, Roger Federer e Andy Murray. Giocatori affrontati 124 volte, con 70 vittorie e 54 sconfitte. “È incredibile come il tempo cambia le prospettive. Siamo stati rivali per tantissimo tempo, ma ora possiamo essere felici di quello che abbiamo costruito. Fra noi non è mai mancato il rispetto, per me significa molto che siate tutti qui. Sul campo mi avete fatto vivere anche momenti difficili, ma mi sono goduto il fatto di essere spinto al limite per competere contro di voi. Alla fine il tennis è solo un gioco, non dovremmo mai dimenticarlo e possiamo dare un grande messaggio, essere amici fuori dal campo dopo essere stati grandi rivali. Spero che continueremo a fare cose belle per il nostro sport“, ha detto Rafa.
Parole poi non potevano mancare nei confronti del campo centrale di Parigi e del torneo, col pubblico ad applaudire indossando magliette color ocra con la scritta “Merci Rafa”. “Nel 2005 ho giocato qui per la prima volta. Avevo 18 anni. La mia prima grande esperienza è stata la partita contro il mio rivale e amico d’infanzia Richard Gasquet. Da allora ho capito pienamente cosa significasse Roland Garros. Qui, nella tribuna che mi è stata riservata, ci sono molte persone che mi hanno accompagnato. Amici, il mio team, i miei cari, che sono sempre stati pilastri molto importanti per me: li ringrazio“, ha aggiunto il maiorchino.
Pensieri allo zio Toni (primo allenatore) e a tutti quelli che l’hanno aiutato nella sua ascesa. In conclusione, i ringraziamenti a Parigi e alla Francia: “Non potete immaginare quanto sia gratificante sentirsi apprezzato, amato, nel luogo che per me conta di più. Mi avete dato la possibilità di ricevere la torcia olimpica da Zizou Zidane. Mi avete donato una statua magnifica qui, al Roland Garros. Mi avete fatto sentire come un francese in più“.