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Giro d’Italia 2025, percorso povero nella seconda settimana. Salite mitiche a troppa distanza dal traguardo

La seconda settimana del Giro d’Italia si è aperta con un’avvincente cronometro individuale di 28,6 km da Lucca a Pisa ed è poi proseguita con una brillante frazione appenninica, ma sembra decisamente povera di salite. La dodicesima frazione (172 km da Modena a Viadana) è rivolta ai velocisti, mentre la tredicesima giornata (180 km da Rovigo a Vicenza) sembra pensata per i finisseur, con lo strappo di Arcugnano (1800 metri al 6,6% di pendenza media) a 10 km dall’arrivo e gli ultimi 800 metri verso il traguardo al 7,6% di pendenza.

La Treviso-Gorizia di sabato propone gli strappi di San Martino e Saver (700 metri al 7,7% da scalare due volte, l’ultima a 8 km dal traguardo), ma non sembrano così selettivi. Si dovrebbe aspettare fino a domenica 25 maggio, quando andrà in scena la quindicesima tappa, per vedere una vera sfida tra gli uomini di classifica. Ammesso che ci sia, perché il mitico Monte Grappa (25,1 km al 5,7%, ma gli ultimi 8,5 km al 6,4%) è posto ad addirittura 90 km dal traguardo e il GPM di Dori (16,6 km al 5,3%) è collocato a 28 km dall’arrivo di Asiago.

Anche oggi l’esigente Alpe San Pellegrino era troppo lontana dal traguardo, i big hanno intensificato il ritmo ma all’atto pratico non poteva succedere nulla di davvero rilevante e tutto è stato rinviato nel finale. Sulla carta la classifica generale potrebbe non subire nemmeno grossi scossoni nei prossimi cinque giorni, segno di una seconda settimana non così dura e disegnata in maniera morbida per gli uomini che stanno lottando per la conquista del Trofeo Senza Fine.

Bisognerà proiettarsi alla terza settimana per vedere delle scalate realmente decisive. Martedì il primo vero tappone di questa edizione della Corsa Rosa con il Santa Barbara (12,6 km all’8,3%) e poi l’arrivo in salita a San Valentino (18,1 km al 6,2%), mentre mercoledì ci saranno il Tonale (15,2 km al 6,1%) e il Mortirolo (12,7 km al 7,6%), ma rispettivamente a 85 km e 48 km dal traguardo di Bormio. Venerdì si farà sul serio con Tzecore, Saint-Pantaleon, Col de Joux prima dell’arrivo a Champoluc, ma per la tappa regina bisognerà aspettare sabato 31 maggio, quando si dovrà scalare il mitico Colle delle Finestre (18,4 km al 9,2% con 7,7 km sullo sterrato).

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