F1, Charles Leclerc mago contemporaneo delle qualifiche di Montecarlo. È entrato nel solco tracciato da Ayrton Senna?
L’imminente fine settimana di F1 sarà dedicato al Gran Premio di Monaco, giunto ormai alla sua settantunesima edizione. Uno degli uomini più attesi del weekend sarà per forza di cose Charles Leclerc, autentico padrone di casa e vincitore nel 2024. Su di lui è perciò doveroso effettuare un approfondimento legato alle prestazioni in qualifica.
Il dato eclatante è rappresentato dal fatto di essere già il pilota in attività con il maggior numero di pole position sulle strade del Principato. L’enfant du pays ne ha realizzate ben 3, una più di quelle conseguite dal compagno di squadra Lewis Hamilton in tutta la sua carriera, ormai quasi ventennale! Peraltro, il ferrarista è stato il più rapido sul giro secco in tre delle ultime quattro stagioni.
Il suo nome si è già affiancato a quello di Michael Schumacher, Niki Lauda e Stirling Moss. Appena davanti ci sono Juan Manuel Fangio, Jim Clark, Jackie Stewart e Alain Prost (4 volte a testa in pole a Montecarlo). Un passo oltre troviamo, infine, Ayrton Senna. Il brasiliano è l’unico uomo ad aver realizzato la tornata più rapida in ben 5 occasioni.
Se ci si ferma a ragionare sul tema, si evincono due aspetti impressionanti. Il primo è constatare di quale compagnia possa dire di far parte Leclerc, il secondo è che Charles si trovi solamente a due pole position dalla mistica figura di Senna. La domanda è se potrà strappargli, strada facendo, il primato monegasco, che Magic detiene (purtroppo oggi in maniera postuma) dal lontano 1993.
Dopotutto, il pilota del Principato ha solo 27 anni, indi per cui ha ancora tante stagioni di fronte a sé. Peraltro, la pole del 2021 rappresentò un autentico “coniglio estratto dal cilindro”, ovverosia da una monoposto generalmente impotente contro Mercedes e Red Bull, ma issata ben oltre i suoi limiti tra i rail di Montecarlo.
È ovvio che togliere un primato aritmetico a Senna non significherebbe soppiantarlo dal punto di vista concettuale (soprattutto ricordando certe pole position del brasiliano, quella del 1988 su tutte), ma rappresenterebbe pienamente un accadimento epocale. Si ragiona in prospettiva, sia chiaro, non certo nell’immediato.
Cionondimeno, quello appena esposto è uno dei temi del fine settimana. La “marcia” di Leclerc in qualifica proseguirà anche nei prossimi giorni? Il cilindro è cambiato, ma il prestigiatore è lo stesso. Saprà trovare un gemello del coniglio tirato fuori quattro stagioni orsono, portandosi a -1 da Ayrton? Sabato la risposta.