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F1, Andrea Kimi Antonelli e la gara di casa. Una futura novità vincente nell’Italia motoristica?

Il Gran Premio di Emilia Romagna sarà in tutto e per tutto la gara di casa di Andrea Kimi Antonelli, venuto al mondo a pochi chilometri di distanza dal circuito di Imola. L’occasione è propizia per sottolineare una dinamica estremamente interessante legata ai piloti italiani di successo in Formula 1. Raramente hanno avuto origine da quest’area geografica del nostro Paese.

I due Campioni del MondoNino Farina e Alberto Ascari – affondavano le loro radici rispettivamente in Piemonte e in Lombardia, due regioni che hanno dato tanto all’automobilismo nostrano anche guardando a chi l’Iride non l’ha mai conseguito, imponendosi però in Gran Premi valevoli per il Mondiale.

Milanesi, come Ascari, erano anche Michele Alboreto e Giancarlo Baghetti. Dalla vicinissima Monza proveniva Vittorio Brambilla. Se invece si guarda ai torinesi, allora bisogna aggiungere Ludovico Scarfiotti (poi trasferitosi nelle Marche). A proposito; marchigiano di nascita, ma umbro d’adozione, era Luigi Fagioli.

Tanto è arrivato dal Lazio e dall’area romana. Giancarlo Fisichella è l’ultimo esempio, ma prima di lui abbiamo avuto Elio De Angelis, Piero Taruffi e Luigi Musso. Il centro Italia, seppur con altre declinazioni, ha dato i natali anche ad Alessandro Nannini (Toscana) e Jarno Trulli (Abruzzo). Infine, tornando a settentrione, come non citare il veneto Riccardo Patrese?

Altri piloti di successo negli anni ’70 e ’80 avevano origini affini. Dalla Lombardia sono emersi Bruno Giacomelli, Teo Fabi e Ivan Capelli. Dall’area romana, viceversa, abbiamo avuto anche Andrea De Cesaris.

Insomma, cosa ha prodotto l’Emilia? Ebbene, c’è un nome pesante che non è ancora stato citato, quello di Lorenzo Bandini, il cui caso è particolare. La sua famiglia era emiliana, ma in quella regione lui trascorse ben poco tempo. Solo una breve fase della vita tra la fine dell’infanzia e l’inizio dell’adolescenza.

Nato in Libia, all’epoca colonia italiana, poi trasferitosi a Milano appena quattordicenne. Di emiliano c’è quindi stato solo l’ascendente. Pertanto si può asserire che Stefano Modena – il cui cognome è identico alla città di nascita (!) – sia stato il pilota emiliano vero e proprio di maggior successo nella storia della F1.

Dunque, Antonelli può rappresentare una novità assoluta nell’ambito motoristico del nostro Paese. L’Emilia, di fatto, non ha mai prodotto un vincitore di Gran Premio. Sarà il teenager bolognese il primo a riuscirci? Lo scopriremo solo vivendo, nel frattempo lui farà in tempo a disputare un GP letteralmente di casa a Imola.

Quella Imola che, sia chiaro, resta in Romagna! Il confine culturale tra le due zone accorpate in un’unica regione passa proprio di lì. Anche la presenza di Antonelli rappresenta un tema forte dell’imminente weekend, grazie al quale ci si può ricordare anche in Italia che F1 non significa necessariamente solo “Ferrari”.

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