F1, gli aggiornamenti della Ferrari in vista di Imola: un “all-in” per non pensare già al 2026
La Ferrari entra nel momento decisivo della sua annata. Lo diciamo ormai da tempo, non è una notizia, non è il classico “fulmine a ciel sereno”, sia bene inteso. Lo conferma anche il team di Maranello (solo tra le righe, per ora), ma il nocciolo del discorso non cambia. Tra Imola e Barcellona la scuderia capeggiata da Frederic Vasseur andrà in “all-in”. Tralasciando per un momento il gergo pokeristico, la SF-25 sarà riveduta e corretta per cercare di avvicinarla il più possibile alle prime della classe. Se l’obiettivo sarà raggiunto vedremo una seconda parte di stagione di un certo tipo. In caso contrato, inutile girarci attorno, tutti gli sforzi saranno dirottati verso la vettura edizione 2026, in concomitanza con il nuovo regolamento tecnico.
Uno scenario che tutti in quel di Maranello, dalla dirigenza ai meccanici, vivrebbero come una sconfitta epocale. Epocale. Dopo un finale di 2024 da protagonisti, contendendo il titolo costruttori alle McLaren fino al traguardo di Abu Dhabi, si rischierebbe di trascorrere gli ultimi mesi del 2025 con la consapevolezza di aver completamente fallito il progetto. Per l’ennesima volta. In maniera evidente e fragorosa. Stiamo parlando, dopotutto, di un team che non vince un titolo piloti ormai da 18 anni, dall’ormai lontanissimo 2007 con Kimi Raikkonen. Le conclusioni sono decisamente semplici da trarre.
Torniamo al presente. La scuderia emiliana si sta muovendo. Dopo un avvio di campionato che dire negativo è probabilmente riduttivo, la vettura con il Cavallino Rampante sulla fiancata sarà riveduta e corretta. Forse con colpevole ritardo, ma questo lo scopriremo solamente nelle prossime settimane. Mentre, infatti, Charles Leclerc e Lewis Hamilton richiedevano (ormai da tempo) a gran voce aggiornamenti corposi sulla SF-25, Frederic Vasseur professava calma e voglia di “capire” perchè il vero potenziale non venisse espresso in pista. Tempo perso? Forse. Ormai, però, non si poteva più aspettare. Il tempo ha iniziato ufficialmente a stringere in maniera evidente. Era fondamentale dare un segnale. Interno ed esterno.
F1, i precedenti della Ferrari a Imola. Le vittorie sono 8, ma tanto lontane nel tempo!
Siamo giunti al settimo appuntamento della stagione con il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna e tutto è pronto in riva al Santerno per vedere le prime (attesissime) novità in casa Ferrari. Novità che saranno completate alla conclusione del trittico di maggio con la tappa del Montmelò (ovviamente non saranno portati aggiornamenti a Monte Carlo, pista dal lay-out unico nel suo genere e poco indicativa) e che ci diranno, quindi, quale sarà il futuro delle rosse. Nello specifico, però, cosa vedremo di concreto in pista sulle SF-25? Andiamo a scoprirle nel dettaglio.
Tecnici ed ingegneri di Maranello sono intervenuti soprattutto sulle pance della vettura. Secondo quanto trapela dalla “casa madre” vedremo una linea più snella e aggressiva per rendere la macchina più performante a livello aerodinamico. I benefici al retrotreno dovrebbero essere notevoli. Non solo, gli interventi avverranno anche sul fondo, vero e proprio “tallone d’Achille” al momento per Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Le altezze da terra, come ben sappiamo, sono il vero tasto dolente della SF-25 e le novità dovrebbero andare a stabilizzare il posteriore per un miglior bilanciamento nelle curve a medio e alto carico. Ultimo, ma non in ordine di importanza, si punterà a rendere la vettura più stabile per avere più velocità di punta, maggiore rendimento in curva e, soprattutto, la tanto desiderata prestazione nel giro secco delle qualifiche. Il massimo grip della gomma nuova è una vera e propria “chimera” per la Ferrari che, strano a dirsi, dà migliori risultati con gli pneumatici usurati rispetto a quelli freschi.
Ascoltando gli spifferi da Maranello, nello specifico dalla galleria del vento, le ore di lavoro al simulatore avrebbero dato risposte positive riferendosi a queste migliorie. A Imola, inoltre, vedremo in azione la gomma C6 della Pirelli. La nuova nata, la più morbida del lotto. Un ulteriore banco di prova per la Ferrari. La tappa romagnola sarà il primo passo verso il futuro. Immediato, nel caso il pacchetto di aggiornamenti andrà nella giusta direzione (confidando poi di completare l’opera a Barcellona con il secondo step), oppure spostandolo un po’ più in là. Nel tanto temuto 2026. Uno scenario che rappresenterebbe una vera e propria sconfitta per una scuderia che, da troppo tempo, non sembra in grado di prendere una direzione giusta e precisa, rimanendo sempre troppo in balia degli eventi, mentre gli avversari si spartiscono soddisfazioni, vittorie e titoli iridati.