Carlos Alcaraz fatica contro Karen Khachanov, ma prevale in tre set e approda ai quarti degli Internazionali d’Italia
2 ore e 30 minuti di gioco sono servite a Carlos Alcaraz (n.3 ATP) per battere il russo Karen Khachanov (n.24 del mondo). 6-3 3-6 7-5 lo score in favore dell’iberico, non brillante nello sviluppo del suo tennis e molto falloso in alcune circostanze. Alla fine, però, la vittoria è arrivata e nei quarti di finale agli Internazionali d’Italia a Roma ci sarà da divertirsi visto l’incrocio nei quarti con il britannico Jack Draper, nella rivincita della semifinale a Indian Wells di quest’anno.
Nel primo set l’inizio di Alcaraz non è dei migliori. Tanti errori non forzati per lo spagnolo e break subìto in apertura. Il russo si porta avanti 2-0, avendo anche la chance del doppio break nel terzo game. Quindici dopo quindici, l’iberico ricostruisce il suo tennis e, trovando più il campo, la differenza di qualità si vede. Dal 3-2 in favore di Khachanov, il funambolo di Murcia infila una serie di quattro giochi consecutive, facendo impazzire letteralmente il suo avversario a furia di palle corte (6-3).
Nel secondo set i colpi del russo si fanno sentire, ma nello stesso tempo Khachanov non è così continuo nel tenere la velocità di crociera. In questo modo si spiega il break e contro-break del quinto e sesto gioco. Alcaraz, però, torna a sbagliare e accorcia i suoi colpi, favorendo il break del suo avversario nell’ottavo gioco. In questo modo la frazione si chiude sul 6-3 per il russo.
Nel terzo set la gestione dei turni al servizio per entrambi è un calvario, con palle break per l’uno e per l’altro. Lo spagnolo è il primo a scappare sul 3-1, ma il russo lo aggancia nel settimo. Il cielo minaccia pioggia ed entrambi cercano di accelerare le operazioni, forzando le giocate. In un duro braccio di ferro da fondo è la classe di Alcaraz a prevalere, sullo score di 7-5. Leggendo le statistiche, colpisce senza dubbio il rapporto vincenti/gratuiti dello spagnolo (41/20) rispetto a quello del rivale (17/28).