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Jannik Sinner, bentornato! A Roma torna il numero 1, in campo anche Berrettini e Paolini

L’hanno atteso in tanti, lo vogliono vedere tutti, e in questi giorni i suoi allenamenti hanno radunato quantità di gente che solo i Big Three hanno saputo raccogliere nel tempo recente. Jannik Sinner rientra ufficialmente oggi dopo tre mesi abbondanti di stop: dalla Rod Laver Arena di Melbourne al Foro Italico di Roma il passo è piuttosto lungo, come lo è quello di due anni. E un’edizione di assenza, quella del 2024, che rende il ritorno del numero 1 ancora più voluto.

Il classe 2001 di Sesto Pusteria avrà subito un certo da farsi in questo turno d’esordio agli Internazionali d’Italia. Sarà Mariano Navone, argentino ventiquattrenne di Buenos Aires, a testarne la condizione. Sinner con lui non ha mai giocato, e non è forse il miglior avversario con il quale si sarebbe potuto confrontare: mai domo, gioco molto solido, giocatore che soprattutto sul rosso è molto raro vedere capace di resa. Jannik si è allenato in questi giorni con diversi giocatori, variando stili, situazioni e quant’altro: Lehecka, Sonego, Fritz, Ruud, Cerundolo, si sono tutti prestati all’avere un po’ di tempo per capire a che punto è l’uomo che è prossimo a superare l’intero anno in vetta al ranking ATP. Si giocherà alle ore 19:00, non esattamente l’orario più gradito in assoluto da Sinner, come da lui spesso ripetuto in più di un’occasione. Tant’è: alle volte le volontà personali non s’incastrano perfettamente con altri fattori.

Non è comunque, quello di Sinner, il primo ritorno della giornata. Anche Matteo Berrettini è attesissimo nel rientro nella Capitale, la sua terra, che non lo vede in campo da ben quattro anni. Gli infortuni, infatti, lo hanno tenuto lontano nel 2022, 2023 e 2024: è così che il confronto con il britannico Jacob Fearnley, che ha impedito il verosimile ultimo derby con Fabio Fognini, avrà tanti motivi di attenzione. Ed è anche stato scelto per aprire il programma sul Centrale, che a questo punto è verosimile si riempia fin da subito, senza dover aspettare il secondo match come è facile accada quando si parte presto nel tempo. Berrettini qui ha raggiunto i quarti nel 2020, sbattendo contro il primo Ruud, prima ancora che il norvegese salisse fino al numero 2 del mondo; nel frattempo è cambiato tantissimo, ma non l’affetto della sua gente. Che, a Piazza del Popolo, due giorni fa, lo ha accolto con un grandissimo calore: si sono visti appassionati arrampicarsi su muri e monumenti o mettersi in piedi sulla base dell’Obelisco Flaminio (quello che, per intenderci, fu portato a Roma dall’Egitto da Augusto nel 10 a.C., poi distrutto e infine rimesso in piedi proprio in Piazza del Popolo nel 1589).

Intermezzo femminile obbligato, e anzi estremamente gustoso in quello che è l’inizio dei terzi turni, perché Jasmine Paolini, nel terzo match sul Centrale, andrà a sfidare la tunisina Ons Jabeur in quello che potenzialmente è davvero il confronto più spettacolare di giornata. Solidità di gioco della toscana, estro della tunisina, ed anche un estremo equilibrio nei precedenti. Si è sul 2-2, anche se l’ultimo è terminato dopo sette game, a Miami, a causa del ritiro al terzo turno di Jabeur. Che, di fatto, gioca per la prima volta quest’anno al Foro Italico perché nel turno precedente la ceca Petra Kvitova non si è presentata in campo. Per adesso i risultati si sono visti soprattutto a inizio anno, con qualche buon risultato nello swing mediorientale prima di non riuscire ad avere costanza tra USA e terra rossa. Buoni i segnali lanciati da Paolini nella sfida con la neozelandese Lulu Sun: chiaramente quello che dovrà evitare sono i passaggi a vuoto del secondo turno, ma appare naturale pensare che oggi l’asticella si alzerà eccome.

Altre due, però, sono le sfide di stampo italiano presenti dalle parti del Foro Italico. Si passa sulla Grand Stand Arena, il campo che dal 2011 si trova accanto a quelli numerati 1-6 (e noto nel tempo con varie denominazioni): qui ci sarà a metà pomeriggio Matteo Gigante, atteso dal ceco Jakub Mensik, che non ha mai ancora affrontato. Da una parte le sicurezze di un diciannovenne che ha già vinto a Miami il suo primo Masters 1000, dall’altra il periodo molto positivo del romano, giocatore con un bagaglio tecnico sempre molto interessante e che proprio nella Capitale, con la memoria della nonna a spingerlo (e l’ha fatto capire e vedere più volte), sta trovando sempre più certezze, dalle rimonte del Challenger al TC Garden fino al successo di due giorni fa sul francese Arthur Rinderknech.

E poi c’è Luca Nardi, che dopo aver sconfitto un Flavio Cobolli molto poco convincente (il che non toglie meriti al pesarese, che al Foro Italico riesce spesso ad attivare le marce giuste) dovrà vedersela con uno dei giocatori più difficili da affrontare per tanti che non hanno costantemente il suo livello, Alex de Minaur. L’australiano ha tutte le intenzioni di cominciare a far bene anche al Foro Italico, che più in là degli ottavi (2022 col vecchio format e 2024 con quelo nuovo) non è mai andato. Per parte sua, Nardi deve fare affidamento su una sola cosa: entrare in campo con la mentalità giusta, perché nulla più di questa è fondamentale per tenere a freno uno dei giocatori più costanti di questa stagione, ingiustamente sottovalutato eppure australiano dal ranking più elevato dai tempi in cui Lleyton Hewitt era nei primi 5.

In campo maschile, oltre ai quattro match azzurri già citati, va rimarcata la presenza sulla Super Tennis Arena, nello Stadio dei Marmi, del confronto che senz’altro difficilmente lascerà posti liberi tra gli spettatori: Bublik-Ruud, forse giustamente piazzato lì per evitare resse sul Pietrangeli (che pure è stato dotato di tribune supplementari). E c’è anche il debutto di Taylor Fritz nel match tutto USA con Marcos Giron; da osservare anche Marozsan-Rublev.

Tra le donne, invece, torna in campo Iga Swiatek, opposta all’americana Danielle Collins dopo il netto 6-1 6-0 su Elisabetta Cocciaretto. A fine serata Jessica Pegula cercherà di mantenere la presenza americana alta contro la belga Elise Mertens, ma può essere un match decisamente lottato. Di confronto interessante ce n’è anche un altro: Bouzkova-Osaka sulla Grand Stand Arena.

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