Victoria Azarenka si esprime sul caso Sinner: “C’è stata disparità di trattamento, non ho nulla contro di lui”
Victoria Azarenka si unisce al club dei “critici” della vicenda “Clostebol”, che ha coinvolto Jannik Sinner. La tennista bielorussa, in conferenza stampa a Roma, ha espresso non pochi dubbi e perplessità sulla gestione del caso che ha visto protagonista il tennista italiano e il 10 maggio giocherà la sua prima partita agli Internazionali d’Italia dopo una sospensione di tre mesi.
“Personalmente, Jannik mi sta molto simpatico. Credo sia un ragazzo eccezionale. È sempre stato gentilissimo con me. Sembra una persona piuttosto umile. Non lo conosco molto bene, ma faccio fatica a essere troppo critica nei suoi confronti a livello personale”, ha dichiarato Azarenka.
Torna in auge il tema “disparità di trattamento: “Sul piano professionale, ritengo ci siano discrepanze, poiché non credo che tutti i giocatori ricevano lo stesso trattamento. Non è solo il suo caso. Penso che esistano molte domande legittime su come siano state gestite le procedure. Se parliamo della sua vicenda, la gente si chiederà perché nessuno ne era a conoscenza. C’è un aspetto legale, lo comprendo. Ma la situazione resta comunque al limite“, ha affermato.
“Ciò che penso personalmente ha poca importanza. La questione riguarda piuttosto come vengono applicate le regole: sono applicate allo stesso modo per tutti? Ci sono modifiche che dovrebbero essere apportate? Credo che questa sia la conversazione che dovremmo affrontare, concentrandoci maggiormente su cosa si possa migliorare. Ritengo che, in generale, l’organizzazione debba dimostrare maggiore integrità. Un problema significativo è che siamo sottoposti alla supervisione della WADA, la quale può modificare le proprie regole solo in finestre temporali specifiche. Non pretendo di avere tutte le risposte, ma esistono domande legittime che meriterebbero di essere poste“, ha concluso.