Andrea Dallavalle: “Devo colmare un gap di mezzo metro dai migliori. Sono rinato e ho ritrovato fiducia”
Andrea Dallavalle è stato il grande ospite di Sprint Zone, trasmissione di approfondimento sull’atletica leggera condotta da Ferdinando Savarese e visibile sul canale Youtube di OA Sport. Dopo un biennio abbastanza complicato anche a causa di problemi fisici, il 25enne piacentino (argento europeo nel triplo a Monaco 2022 e quarto ai Mondiali di Eugene 2023) è reduce da una brillante stagione indoor in avvio di 2025 che lo ha visto realizzare il record personale ad Ancona con 17.36 metri conquistando poi una preziosa medaglia di bronzo agli Europei in sala di Apeldoorn.
“L’ho considerata una rinascita perché il 2023 è stato un disastro per tanti punti di vista, poi il 2024 per me non è stato un anno positivo nonostante l’ottavo posto agli Europei e la partecipazione alle Olimpiadi. All’inizio della preparazione per la scorsa stagione il mio obiettivo era tornare ai livelli del 2022, quindi essere stabile sopra i 17 metri, invece è stato un anno brutto soprattutto dal punto di vista mentale e ammetto di averlo subito tanto. Nel 2023 mi ero fatto male al piede e purtroppo è stato un infortunio che mi ha tolto tanta fiducia. Ormai ho capito che se mi viene a mancare la fiducia, perdo una base abbastanza solida e questo mi ha portato a non fidarmi più di me stesso. La motivazione l’ho sempre avuta, però ho subito parecchio questa situazione. Questa stagione indoor l’ho definita una rinascita perché ho ritrovato la tranquillità che mi ha permesso di competere e superare i 17 metri in scioltezza. Questo mi ha reso felice, perché vuol dire che i cambiamenti che ho fatto su me stesso hanno funzionato“, racconta l’azzurro.
Sull’infortunio che lo ha portato a saltare i Mondiali indoor: “Adesso per fortuna sto bene, si trattava di una botta. In Olanda agli Europei la pedana era molto dura e verso metà gara avevo preso una botta sul piede destro, che è quello del jump, ma quando sei in finale dai tutto e ho provato lo stesso a spingere peggiorando un po’ la situazione. Poi, finita la gara, il giorno dopo mi sono svegliato che mi faceva male quindi abbiamo fatto delle valutazioni anche perché ci sarebbero stati solamente 6-7 giorni a casa prima di partire per i Mondiali in Cina. C’era troppo poco tempo per sistemare la situazione e alla fine ho deciso di non andare, perché presentarmi lì senza essere al 100% mi dava un po’ fastidio, quindi ho preferito fare un passo indietro per ripartire con calma”.
Sugli obiettivi per il 2025: “Stanno saltando tutti tanto, quindi ci sono poche scuse. Bisogna saltare lontano. Il triplo non ha mai avuto un periodo di flessione, perché quasi ogni anno c’è sempre stato qualcuno che saltava vicino ai 18 metri. L’obiettivo che ho è sempre quello di migliorarmi. Purtroppo Parigi mi ha lasciato l’amaro in bocca e ho finito quel ciclo olimpico pensando già a Los Angeles 2028. Mi metto in testa ogni anno di riuscire a colmare quel gap di mezzo metro che c’è tra me e quelli che vanno a medaglia ai Mondiali e alle Olimpiadi, perché sono atleti che attualmente hanno qualcosa in più di me ed io devo riuscire a raggiungere quel livello. Non è facile, però sono sempre stato esigente e se non ti poni questi obiettivi puoi anche smettere di fare questo mestiere. Penso che prima o poi avrò le mie soddisfazioni. Il debutto all’aperto? Potrebbe essere a Rovereto, il 2 giugno è una data plausibile”.
Questo e molto altro nella video intervista integrale ad Andrea Dallavalle, nell’ultima puntata di Sprint Zone.