Golf: Scheffler incontenibile dopo tre giri alla CJ Cup, Manassero stabile
Non gli serve nemmeno forzare più di tanto, perché i primi due giri lo hanno già portato a distanza di sicurezza dal resto del field. Scottie Scheffler si riprende la scena da numero 1 del mondo qual è, e dopo tre giri resta nettamente al comando della CJ Cup Byron Nelson a McKinney, nel Texas. Stavolta, dopo il 61 e il 63 dei primi due giri, c’è un più umano 66, che lo porta a -23 totale, ma è sempre enorme il divario che lo divide dal resto dei golfisti.
Sono otto i colpi di vantaggio che ha sul trio formato da Adam Schenk, Ricky Castillo e dal sudafricano Erik van Rooyen, con Schenk e van Rooyen che perlomeno si tolgono la soddisfazione di girare in -6 (65), un colpo in meno rispetto a Scheffler. Quinti a -14 Kurt Kitayama e il venezuelano Jhonattan Vegas.
La riscossa degli europei, anzi di due in particolare tra loro, si ha nel gruppo dei settimi a -13. Tra loro c’è il francese Antoine Rozner, autore di un brillante -8 (-63) con nove birdie e un bogey: è il miglior giro del moving day. Con lui il danese Rasmus Højgaard, il colombiano Nico Echavarria e gli USA Eric Cole e Sam Stevens.
Rimane sostanzialmente stabile Matteo Manassero, al 52° posto con lo score di -6. Giornata inizialmente complessa per lui, con tre bogey e un birdie nelle prime sei buche, poi si riprende, gioca una seconda metà di giornata stabile e chiude in 70, uno sotto il par. Va detto che la giornata, per molti, è stata caratterizzata dal dover giocare del tutto o in parte due giri e non uno solo, a causa dei tanti problemi di maltempo soprattutto della seconda giornata. In questo trambusto a rimetterci è Francesco Molinari, il cui -2 è insufficiente per superare il taglio (si passava con -5).