Ambesi: “Forse Draper è la vera alternativa a Sinner e Alcaraz. Musetti tra le prime 8 teste di serie al Roland Garros”
Massimiliano Ambesi, giornalista e analista di Eurosport, è intervenuto nel consueto appuntamento di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Il tema principale è stato l’analisi del torneo di Madrid e soprattutto il percorso di Lorenzo Musetti. Il toscano, vittorioso ieri contro il canadese Gabriel Diallo, si è guadagnato per la prima volta in carriera la qualificazione alle semifinali del Masters1000 iberico e, con questo risultato, ha rafforzato la propria top-10, ufficiale da lunedì 5 maggio.
“Una bella giornata. C’è stata questa possibilità di avere due italiani in semifinale in un 1000. Io credo che ci siano i presupposti per pensare che questo evento sia rinviato di poco. Il livello medio è tale, che ci si può sperare. Oggettivamente, però, Matteo Arnaldi a Madrid non è stato in partita contro Jack Draper“, ha affermato Ambesi.
“Bisogna contestualizzare delle cose su Musetti per la classifica. Tra Madrid e Roma, ballano i punti che cambiano il percorso. Lorenzo, dopo aver battuto Diallo, ha la certezza di essere n.9 del mondo. Se vince la finale, sale al n.6 e non al 5 perché Draper ha battuto Arnaldi. Se Musetti dovesse vincere contro il britannico e perdere la finale, sarebbe n.7, scavalcando de Minaur. Nell’eventualità di una sconfitto di Musetti contro Draper, gli scenari sarebbe i seguenti: se il torneo viene vinto da Casper Ruud è n.9; se invece il 1000 non viene vinto dal norvegese è n.8. Con Roma che si avvicina e niente da difendere, quindi, la sua situazione è molto intrigante. Ci sono elevate possibilità che possa presentarsi al Roland Garros tra i primi otto del tabellone e mi tengo stretto“, la previsione del giornalista/analista di Eurosport.
Parlando del prossimo avversario di Musetti, Ambesi è stato chiaro: “Nelle ultime due partite che ha giocato a Madrid ha vinto piuttosto nettamente e non ha concesso palle break ai suoi avversari. Inoltre, rispetto a quando lo avevo visto a Montecarlo (sconfitta contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, ndr), ha compiuto uno step in avanti dal punto di vista della mobilità. Credo quindi che abbia aggiunto qualcosa. Il suo potenziale sulla terra è ancora tutto da scoprire, dal momento che per diversi infortuni non c’è uno storico significativo. Facendo però un bilancio di quanto ha fatto vedere già sul cemento e anche sull’erba, forse è lui la vera alternativa a Sinner e ad Alcaraz“.
Un’ultima battuta è stata dedicata alla notizia di Torino che sarà sede delle ATP Finals fino al 2027: “È un evento che funziona e sinceramente non capisco il motivo per cui cambiare poi la sede. La logistica rispetto a Milano è migliore. Non è solo un discorso di impianto centrale, ma anche di viabilità e di strutture annesse che credo facciano una certa differenza“.