NBA, Gregg Popovich lascia la panchina dei San Antonio Spurs dopo 29 anni. Definito il suo successore
Gregg Popovich non tornerà più sulla panchina dei San Antonio Spurs. Si interrompe dunque la leggendaria carriera dell’allenatore più vincente della storia dell’NBA, che cede il suo posto a Mitch Johnson diventando dalla prossima stagione il Presidente della franchigia texana. Johnson, dopo cinque anni da assistente, era già subentrato ad interim nel corso di questa stagione come head coach dopo i problemi di salute accusati da ‘Pop’.
Sarebbe proprio uno stato di salute abbastanza precario la motivazione principale dell’addio di Popovich, che si era fermato lo scorso novembre in seguito ad un ictus per poi avere un altro malore un paio di settimane fa mentre cenava in un ristorante a San Antonio. Alla guida degli Spurs, il tecnico statunitense ha collezionato 1390 successi in regular season, 170 ai playoff e soprattutto 5 titoli NBA entrando recentemente nella Hall of Fame.
“Sebbene il mio amore e la mia passione per il gioco rimangano, ho deciso che è ora di lasciare il ruolo di capo allenatore. Sarò eternamente grato ai meravigliosi giocatori, allenatori, staff e tifosi che mi hanno permesso di essere al loro servizio come capo allenatore degli Spurs e sono entusiasta dell’opportunità di continuare a sostenere l’organizzazione, la comunità e la città che sono così importanti per me“, l’annuncio di Popovich.
“L’impatto straordinario di Coach Pop sulla nostra famiglia, su San Antonio, sugli Spurs e sul gioco del basket è profondo. I suoi riconoscimenti e premi non rendono giustizia all’impatto che ha avuto su così tante persone. È davvero unico come persona, leader e allenatore. Tutta la nostra famiglia, insieme ai tifosi di tutto il mondo, gli è grata per i suoi straordinari 29 anni come capo allenatore dei San Antonio Spurs“, dichiara il proprietario dei texani, Peter J. Holt.