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Alexandrina Mihai: “In Moldavia guardavo i cartoni in italiano. Le nuove distanze stanno snaturando la marcia”

La marcia azzurra ha ritrovato Alexandrina Mihai. Un inizio di 2025 veramente eccellente per l’atleta nata in Moldavia e poi cresciuta in Veneto, con la recente conquista del titolo nazionale nella 20km e anche la realizzazione del record italiano Under 23. Mihai è stata ospite della nuova puntata di Run2U, il programma che va in onda sul canale YouTube di OA Sport.

Un 2024 davvero complicato e che ha visto la ventunenne azzurra allontanarsi per un po’ dalla marcia: “L’anno scorso sono partita un po’ così, successivamente mi sono ripresa bene, ma poi ho avuto un problema fisico che mi ha obbligato a mettere la salute al primo posto e quindi sono stata ferma. Da maggio in poi non ho più gareggiato e ho passato l’estate a fare cose diverse come nuoto e palestra. A settembre sono tornata a marciare, ma per fortuna è un capitolo chiuso, a cui non penso neanche più”. 

Il 2025 è iniziato nel migliore dei modi, con la vittoria del titolo italiano e anche il record Under 23: “Quest’anno è iniziato bene, sono davvero contenta di quello che ho fatto, perchè dopo quello che ho passato è stata davvero una rivincita. Tutto l’inverno ho fatto il mio e già da quando è iniziata la stagione avevo delle aspettative su me stessa e sono riuscita a rispettarle”. 

La marcia azzurra sta ottenendo degli ottimi risultati negli ultimi mesi, per un settore dell’atletica sempre di altissimo livello: “In Italia il livello femminile si è alzato molto, perchè abbiamo tante atlete con almeno due minimi e con tanti buoni tempi. Non ci siamo mai fermati, anche chi ha fatto le Olimpiadi, ottenendo sempre dei buoni risultati”.

Alexandrina parla anche del suo passato e delle sue origini moldave: “Io sono nata in Moldavia e ho passato i miei primi cinque anni della vita lì. Mio papà si è trasferito in Italia quando io ero piccolissima e mia mamma lo ha raggiunto solo qualche anno dopo ed io sono stata principalmente con i miei nonni dai due ai cinque anni. Ho vissuto lì una vita molto campagnola e poi finalmente sono riuscita a raggiungere i miei genitori in Italia. L’italiano l’ho imparato subito e già in Moldavia guardavo i cartoni animati in italiano”. 

Il suo avvicinamento al mondo dell’atletica e della marcia: “Io ho iniziato atletica perché a scuola educazione fisica era la materia che mi abbassava la media. Io sono sempre stata una secchiona, ma in educazione fisica avevo sempre sette o otto. Quindi ho iniziato a fare atletica perché era nata una società lì vicino a dove andavo a scuola. Ho iniziato con le campestri ed il mio allenatore storico mi aveva detto che andavo bene in certi movimenti come la rullata e che avevo fiato e mi ha invitato ad iniziare la marcia. Da quel momento ho continuato e sono ancora qui”. 

Nel 2026 la marcia subirà una vera e propria rivoluzione con l’ingresso delle nuove distanze (21km e 42km): “Negli ultimi anni stanno snaturando un po’ la marcia. Già era stato un peccato aver tolto la 50 chilometri, tagliando le gambe a molti atleti, visto che la 35 km non era una 50. Vedremo ora come andrà con la 21 e la 42”.

Gli obiettivi di questa stagione: “Prima ho gli Europei Under 23 in Norvegia. Per i Mondiali a Tokyo incrociamo le dita e vedremo. Io continuo ad allenarmi ed è l’unica cosa che posso fare”. 

INTERVISTA ALEXANDRINA MIHAI RUN2U

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