Superbike, a Cremona Bulega cercherà di riprendere il largo. Locatelli vuole continuare a sognare
Il weekend del 3-4 maggio proporrà la tappa italiana del Mondiale Superbike. Si correrà a Cremona, dove si tornerà a breve distanza temporale. Nel 2024, difatti, si gareggiò in Lombardia a fine settembre. Sono pertanto passati poco più di sette mesi da quell’appuntamento dominato in lungo e in largo da Danilo Petrucci.
Con tutto il rispetto per il trentaquattrenne umbro, non è certo lui il nome più atteso in vista dei prossimi giorni. I riflettori saranno puntati soprattutto su Nicolò Bulega, rimasto scottato dall’esito della tappa olandese. Il centauro della Ducati avrebbe potuto guadagnare (almeno) 25 punti sul Campione del Mondo in carica Toprak Razgatlioglu. Viceversa, ha finito per perderne 8 senza alcuna colpa.
Il doppio ritiro domenicale a causa di problemi sulla sua moto lo ha costretto a rinunciare a un podio nella Superpole race e soprattutto a una vittoria ormai certa in Gara-2. Il venticinquenne emiliano è sempre leader della classifica iridata, ma con la consapevolezza di poter godere di un margine ben superiore a quelle 21 lunghezze accreditategli dall’aritmetica.
Bulega avrà quindi “la bava alla bocca”, figurativamente parlando. La preda e chiara è ha un mantello iridato. È lui il capobranco, il primo della fila per sbranarla. Nicolò vorrà indubbiamente riaffermare questo ruolo che sembra spettargli di diritto, in virtù delle prestazioni offerte.
Nell’ottica italiana, occhio anche ad Andrea Locatelli, che ad Assen ha finalmente spezzato l’astinenza legata al successo, imponendosi alla 154ma gara in Superbike! Matematica alla mano, il ventottenne lombardo va considerato un contender per il Mondiale (-28 da Bulega e -7 da Razgatlioglu).
Certo, Yamaha non vale Ducati e, con tutto il bene che si può volere al bergamasco, lui non vale l’ex compagno di squadra Razgatlioglu. Però, nel frattempo, è lassù con il branco di Borgo Panigale e con il turco, senza avere alcuna intenzione di scendere di quota.