Nuoto, Gui Caribe strabilia nei 100 sl a Rio de Janeiro: un nuovo asso per il Brasile
Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono già un ricordo, ma la prestazione pazzesca del cinese Pan Zhanle nella finale dei 100 stile libero ai Giochi è ancora negli occhi degli appassionati. Il 46.40 dell’atto conclusivo della gara regina a Cinque Cerchi in piscina è qualcosa che rimarrà negli annali, ma in vista del prossimo quadriennio olimpico la sensazione è che si potranno toccare vette inesplorate.
Dopo i crono di un certo rilievo stampati dall’australiano Kyle Chalmers (47.27) e dal rumeno David Popovici (47.30) in questa parte della stagione, è stato un atleta dal Brasile a lasciare tutti a bocca aperta. Si parla di Gui Caribe, in grado di realizzare la nona prestazione migliore alltime su questa distanza.
Il 22enne verdeoro, che compete per l’Università del Tennessee, ha letteralmente sbriciolato il suo primato personale di 47.82 del 2022 e toccato la piastra in 47.10 nel Trofeo Maria Lenk di Rio de Janeiro. Una gara impostata all’attacco, con un passaggio ai 50 metri in 22.23 che certifica ormai quanto questa specialità si stia sempre più spostando verso l’estremizzazione della velocità.
In Brasile sperano quindi di aver trovato l’erede del grande Cesar Cielo, ancora detentore del record sudamericano di 46.91. Un tempo ottenuto nei Mondiali di Roma del 2009, quando i nuotatori però avevano a loro disposizione i costumi in gomma.