Ambesi: “Credo che Sinner giochi Amburgo. Per lui varrà la regola dei 500?”
Primi turni per l’ATP Masters 1000 di Madrid sulla terra rossa spagnola. Massimiliano Ambesi è intervenuto sulla manifestazione iberica ai microfoni di Tennismania, andiamo ad ascoltare nel dettaglio ciò che ha raccontato il giornalista di Eurosport.
Tornando a parlare dei tornei 500 della passata settimana: “Alcaraz è stato sconfitto, sulla carta una sconfitta inattesa. Rune ha spiegato di aver studiato l’approccio di Djokovic in occasione della finale delle Olimpiadi. Il primo set è stato alla pari, non c’è stata sensazione di problemi fisici per lo spagnolo. Non si è capita l’entità del risentimento di Alcaraz. Si è visto un tennis di alto livello”.
Su Zverev: “Il tabellone a Madrid non è così semplice. Davidovich Fokina ai sedicesimi non è un match assolutamente semplice. È reduce dalla vittoria del torneo di casa ma anche lì ha rischiato di essere eliminato. Bene ma qualche dubbio c’è ancora”.
Sugli italiani: “Musetti teoricamente ritroverebbe Tsitsipas abbastanza presto, quindi al terzo turno. In generale il tabellone degli azzurri non è abbastanza semplice. L’ipotesi Fonseca-Berrettini non è così remota. Darderi forse è quello che ha il tabellone meno complesso”.
Il rientro di Sinner: “Sarà l’ultimo torneo senza di lui, rientrerà a Roma. Abbiamo visto le foto degli allenamenti con Draper, ci saranno altri sparring partner. Si parla della regola che bisogna prendere parte ad un tot di 500 durante la stagione. Bisogna capire se Sinner rientri in quella regola nonostante lo stop. La presenza ad Amburgo potrebbe arrivare anche per mettere più partite nelle gambe”.
Su Jasmine Paolini: “Seconda sconfitta con Sabalenka, che ci può stare. In questo momento sulla terra ha un livello maggiore rispetto alla passata stagione. Vediamo se le basterà per arrivare così avanti nel Roland Garros come l’anno scorso. In ogni caso il torneo di Stoccarda, visto il cambio di allenatore, ha dato sicuramente sensazioni positive”.
Parlando di Joao Fonseca: “Si è fermato giustamente dopo le belle cose fatte vedere sul cemento statunitense. Ha programmato il suo rientro proprio qui a Madrid. Considerando le caratteristiche del giocatore e le peculiarità del torneo, sembra esserci una buona chimica”.
Il paragone tra Tyra Caterina Grant e Lara Colturi: “L’unico punto in comune è che tutte e due dovrebbero avere doppia cittadinanza. Non è che Lara Colturi cambia nazionalità se diventa da albanese e italiana, la sua nazionalità è già italiana. A livello di sci si chiama licenza. Il discorso tennis è identico, ma hanno entrambe più facilità perché hanno doppia cittadinanza. Al momento Grant è statunitense”.