MotoGP, per Aprilia il rischio di limbo eterno e il ‘compito’ di recuperare Marco Bezzechi
Il 2025 di Aprilia è iniziato nel peggiore dei modi, con l’infortunio patito a febbraio da Jorge Martin nei test di Sepang. Dopodiché, la stagione è proseguita anche peggio a causa dell’incidente di cui è stato vittima lo spagnolo durante il Gran Premio del Qatar, nel quale ha patito conseguenze fisiche che lo costringeranno a restare lontano dalle gare per molto tempo.
L’ingaggio del ventiseienne madrileno, strappato a quella Ducati che aveva preferito promuovere Marc Marquez nel Factory Team, avrebbe dovuto rappresentare il proverbiale “colpaccio”. La Casa di Noale, forte di un top-rider qual è Martinator, poi laureatosi Campione del Mondo 2024, avrebbe davvero potuto cominciare a pensare in grande, trasformando l’Iride da sogno in obiettivo.
Non si parlava di vincere in questo 2025, inteso come una stagione atta a porre le fondamenta per l’assalto al pinnacolo della MotoGP nel 2026. Viceversa, non si potrà in alcun modo lavorare in quest’ottica. Martin è venuto meno, suo malgrado, e Aprilia si trova costretta a ripensare completamente la sua stagione. Non è un compito banale, soprattutto alla luce del recente passato.
Già si viene da un 2024 cominciato bene, ma poi rivelatosi interlocutorio nell’attesa della stagione corrente, che però non andrà a mantenere le promesse poste dall’arrivo dell’iberico. Il rischio è quello di vivere un secondo anno di transizione, dinamica nefasta e deleteria, perché genera il pericolo di ritrovarsi in un eterno limbo fatto di sogni e ambizioni, senza tuttavia nulla di concreto in mano.
Dunque, qual è il compito delle prossime settimane? Principalmente, capire qual è la vera dimensione di Marco Bezzecchi, grande rivelazione del 2023, anno in cui aveva vinto 3 Gran Premi e si era finanche proposto come terzo incomodo nel primo braccio di ferro iridato tra Francesco Bagnaia e il Martin di cui sopra.
C’era chi si era sbilanciato in favore del riminese, addirittura Casey Stoner lo aveva definito “il pilota di maggior talento della MotoGP”, arrivando ad affermare che “senza elettronica, sarebbe il migliore di tutti”. Eppure il Bez, dopo il brillante 2023, si è letteralmente afflosciato.
Domenica si corre a Jerez de la Frontera, la pista dove ha ottenuto l’unico podio del 2024. Può essere terreno fertile per un risultato di grido? Perchè la grande domanda è se questo centauro sia “solo” smarrito, oppure se il 2023 sia stato figlio di un periodo di grazia e in un feeling ormai perduto con il mezzo meccanico. Però, davvero uno come Stoner può aver preso un abbaglio?
Lo scopriremo nelle prossime settimane e vedremo se le prestazioni del rookie Ai Ogura, dotato di una RS-GP25 gemella seppur in una struttura satellite, rappresenteranno un provvidenziale pungolo per ritrovare il miglior Bezzecchi. Quello del 2023, appunto. Nel qual caso, sarebbe il Bez a condurre Aprilia fuori dall’eterno limbo in cui rischia di restare almeno per un altro anno.