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Volley femminile, Conegliano per lo scudetto, Milano prova a invertire la rotta dopo sette sconfitte in stagione

Conegliano-Milano, atto terzo è, quasi per tutti, una sfida dall’epilogo scontato. Conegliano ha sofferto un po’ nella prima parte di gara1, ha lasciato sfogare le rivali in avvio dei primi due set di gara2 ma, alla fine, ha vinto e convinto in entrambi i primi incontri di una serie che sembra segnata e dall’esito scontato.

Chi ha creduto che le difficoltà di Conegliano nella semifinale con Novara potessero trasferirsi, magari ampliate, nella sfida di finale, finora si deve ampiamente ricredere. Il sistema di gioco delle piemontesi, soprattutto la qualità al servizio quando le cose vanno bene e la capacità di Tolok di scardinare il sistema muro-difesa delle venete è stata una storia a parte in questa stagione.

Conegliano ha ritrovato in fretta la retta via, ha sistemato alcune cose e soprattutto si trova di fronte una squadra che si “incastra” perfettamente con il suo gioco. Difficilmente il servizio della Numia è riuscito a mettere in difficoltà costante la ricezione di De Gennaro e compagne e, a quel punto, per Conegliano, con palla spesso in testa a Wolosz, è un gioco da ragazzi trovare la fase cambio palla e tutto diventa più facile per la squadra di Santarelli che nella fase punto, in certi frangenti (soprattutto dal 15 in poi) diventa micidiale.

Cosa può cambiare in gara3 perché accada l’impensabile? Difficile prevederlo. Conegliano arriva da una stagione dove ha vinto tutte le partite tranne una: 50 vittorie e un solo stop e in queste 50 ce ne sono ben sette ottenute contro la formazione di Stefano Lavarini e non siamo affatto alla fine perché, oltre a quella di domani, è in programma anche la semifinale di Champions League a Istanbul tra le due formazioni di riferimento del movimento italiano.

Una storia infinita, tutta sbilanciata verso Conegliano, che pesa come un macigno sulle spalle di Egonu e compagne, le cui notti rischiano di essere popolate di incubi come gli attacchi di Haak, le palle spinte di Gabi o le alzate spiazzanti di Wolosz che finora hanno sempre fatto la differenza. Milano, però, è una squadra composta da campionesse vere, che hanno vinto tantissimo in carriera e dunque mai dire mai. È una partita, gara3 a Villorba, in cui le lombarde non hanno nulla da perdere, mentre a Conegliano lo spumante (rigorosamente Prosecco, pure Doc) è già in fresco ma Milano ha ancora una piccola possibilità di fare inceppare la “macchina perfetta”.

Milano giocherà, a meno di sorprese, con Orro in regia, Egonu opposta, le bande Sylla e Daalderop, i centrali Danesi e Kurtagic e Gelin libero. Dall’altra parte Conegliano risponderà con Wolosz in regia, Haak opposta, le bande Zhu e Gabi, le centrali Chirichella e Fahr e De Gennaro libero. L’unico dubbio riguarda l’olandese Nika Daalderop, alle prese con un problema alla caviglia. L’impressione è che possa stringere i denti ma, non dovesse farcela, Lavarini potrebbe puntare su Elena Pietrini.

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