F1. Ferrari in timida crescita, ma ancora lontana dall’essere l’anti-McLaren annunciata a inizio anno
Primo podio stagionale per la Ferrari, alla quale il Gran Premio di Arabia Saudita ha regalato una boccata d’ossigeno dopo il boccheggiante inizio dell’anno. Il terzo posto di Charles Leclerc non è certo un trionfo, ma rappresenta comunque un risultato da cui ripartire in vista del proseguo 2025. Non tanto per il piazzamento in sé, bensì per come è arrivato.
La Scuderia di Maranello ha saputo sovvertire le gerarchie della qualifica, battendo la Mercedes. Ottima la strategia, perché l’allungamento del primo stint è stata la chiave di volta per aver avere ragione delle Frecce d’Argento, messesi peraltro a battibeccare con gli pneumatici. Il monegasco ha dunque massimizzato nuovamente il potenziale della SF-25.
Inutile girare il coltello nella piaga rappresentata dalle performance opache di Lewis Hamilton, si andrebbero a ribadire concetti già espressi in ogni modo. Di certo c’è che il ventisettenne del Principato sta raccogliendo il massimo da una monoposto ancora alla ricerca della propria identità. Impossibile fare di più in questo momento.
Quantomeno, il probante trittico asiatico è alle spalle. Ora si può e si deve lavorare allo scopo di sviluppare la personalità di una vettura timida, poco convinta e poco convincente. L’impressione è che la Rossa possa crescere di colpi in maniera importante, diventando davvero ciò che tutti si aspettavano potesse essere a inizio 2025, ovverosia l’anti-McLaren.
Il distacco in ambedue le classifiche iridate è già molto pesante. Cionondimeno, siamo solo a un quinto della stagione. Il tempo e lo spazio per recuperare ci sono, nella speranza di riuscirci in tempo, evitando diventino un semplice “esercizio di stile” e il gap sia colmato giusto in tempo per conseguire qualche “vittoria di Pirro”, dovendo però abbandonare ogni velleità iridata, almeno sino al proverbiale “anno prossimo”.